Cagliari, alla fine con il Lecce è un punto guadagnato: 1-1

Eppure anche questa volta i presagi sembravano quelli giusti. Luvumbo dimostra fin dalle prime battute che può far male anche alla retroguardia del Lecce e al 9' scappa via sulla destra, dribbla un avversario e trova Lapadula in area con un cross. Il peruviano si coordina per la rovesciata, ma impatta male il pallone che gli sbatte persino sul braccio slanciato per cercare l'equilibrio e quindi Falcone blocca senza problemi. L'Unipol Domus trattiene il grido di gioia e lo fa esplodere al 17'. Deiola recupera un pallone nella trequarti avversaria, si accentra e calcia dalla distanza. Il pallone viene deviato dalla difesa schierata del Lecce, ma la traiettoria beffarda coglie di sorpresa l'estremo difensore giallorosso che nulla può fare per togliere la palla dall'angolino: Cagliari in vantaggio. Si vola a centrocampo, ma l'arbitro dice di non ripartire, si attende la comunicazione del VAR che ravvede un fallo, discutibile, in quel recupero di Deiola e allora Marcenaro, quest'oggi decisamente non perfetto, annulla la rete.

I rossoblù però non si spengono, anzi continuano a spingere e al 25' il punteggio si sblocca per davvero. Calcio d'angolo ribattuto dalla difesa leccese che trova Gaetano al limite dell'area. Il giocatore in prestito dal Napoli si coordina per calciare e la palla assume una traiettoria sbilenca che favorisce Mina, dimenticato in mezzo all'area, il quale da due passi non può che spingere in rete. l'1-0 stavolta è valido.

Il Lecce annovera una sola palla-gol in tutto il primo tempo ed è una punizione battuta da Oudin che Deiola di testa riesce a mandare in angolo. Al 44' però arriva il momento che cambia la partita. Intervento scomposto di Gaetano su Ramadani. Marcenaro inizialmente mostra il giallo al giocatore rossoblù, ma poi viene richiamato ancora una volta al VAR e a quel punto la sua decisione cambia: rosso diretto e Cagliari in 10 per il resto della partita. Il giocatore non tocca l'avversario o se lo fa, sembra quasi a mala pena strisciare leggermente sulla parte alta del calzettone. Di fatto viene punita la pericolosità del fallo, gamba alta e piede a martello. Per quanto se ne possa discutere, il rosso appare giusto. Si scatena un clima da rissa che l'arbitro fa fatica a gestire, ma in suo aiuto arriva la fine del primo tempo.

Nella ripresa diventa quasi un assedio da parte del Lecce, almeno nel possesso palla, e poi via via le azioni si fanno più insistenti. Oudin sfiora il pari con una conclusione al volo che sarebbe stata da cinema al 63' e pochi minuti dopo è Pierotti ad impegnare severamente Scuffet con un colpo di testa. Per il pareggio si deve aspettare fino al minuto 83': Almqvist riceve palla con la difesa del Cagliari in ritardo e mette in mezzo un pallone che Krstovic deve solo appoggiare in porta: è 1-1.

Il Cagliari a quel punto trema perché ha paura di capitolare in almeno 3 occasioni: prima Baschirotto coglie il palo con un colpo di testa, poi Sansone pochi minuti dopo coglie l'altro palo con un altro colpo di testa; infine è Scuffet a salire in cattedra e salvare i rossoblù con una parata di puro istinto su Blin. Ci saranno 6' di recupero ma a livello emotivo si verificherà ben poco.

Arriva un punto che serve sicuramente più al Lecce che al Cagliari che ora sarà atteso dalla trasferta di Milano in programma sabato prossimo.