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Quando la violenta è lei, parliamone con Giuseppe Morgante aggredito con l’acido.

30-05-2020 14:52 - ITALIA
Era da un po' che volevo scrivere sulla violenza e le aggressioni, non amo fare distinzioni di genere quando si parla di atti di violenza in generale, perché la violenza è violenza e basta.

Questo pensiero è valido nella mente di pochi probabilmente, sentiamo sempre parlare di violenza sulle donne, di femminicidio e non intendo certo negarne l'esistenza, ma raramente sentiamo parlare di violenza sugli uomini. Ebbene si!! Violenza sugli uomini, esiste è reale ed è più frequente di ciò che si pensa.
Purtroppo, non ha la stessa cassa di risonanza della violenza sulle donne, non esistono centri antiviolenza per uomini sparsi per tutto il territorio e spesso le forze dell'ordine non sono preparate ad accogliere richieste d'aiuto da parte di uomini che la subiscono.

La violenza sugli uomini ha modalità diverse da quella sulle donne, la donna difficilmente riuscirà a sottomettere con la forza fisica un uomo, utilizza altre forme: la violenza psicologica, lo screditamento, l'umiliazione, l'omicidio in alcuni casi e l'utilizzo dell'acido come nel caso di Giuseppe Morgante.

L'aggressione con l'acido (Vitrioliage) è un modo vile, un vero e proprio gesto criminale premeditato, studiato, organizzato, una spedizione punitiva con lo scopo di sfigurare, mutilare, torturare, umiliare e uccidere la vittima. A livello psicologico l'uso di questo strumento mira a voler annientare e distruggere l'identità della vittima, annientarne l'anima e il corpo.

Giuseppe ha avuto una breve frequentazione con la sua aguzzina, un mese e mezzo, e dopo aver deciso di non proseguire con la conoscenza ha dovuto subire Stalking sotto ogni forma, pedinamenti, telefonate continue, messaggi e nonostante una denuncia agli organi competenti nessuno ha impedito la tragedia. Ricorderete il video delle iene programma al quale Giuseppe si è rivolto come atto di disperazione, purtroppo neanche questo ha fermato la sete di vendetta di Sara Del Mastro.

Che in modo premeditato si era organizzata acquistando l'acido, versandolo in un bicchiere, portandolo in macchina con il solo intento di buttarlo addosso a Giuseppe per annientarlo, è un miracolo che Giuseppe sia vivo, mi lascia sconcerto e amarezza la sentenza di condanna a soli 7 anni e senza premeditazione. Signori Giudici le persone perbene non girano con l'acido in macchina, chi acquista e si organizza per buttare l'acido fa certamente una azione studiata e organizzata, questa è premeditazione.
Ho fatto una lunga chiacchierata con Giuseppe e con il suo Avvocato Domenico Musicco.
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D. Ciao Giuseppe, come stai vivendo questo momento?
R. Lo sto vivendo con grande delusione e rammarico. La sentenza mi ha profondamente deluso. Ho creduto sino alla fine di avere giustizia invece si è dimostrato che la giustizia non è forte, non usato il pugno duro verso un crimine cosi grave come quello che ho subito.

D. Prima dell'aggressione tu ti eri già rivolto alle forze dell'ordine?
R. Si, più volte e solo dopo mia insistenza sono riuscito a fare la denuncia. Nessuno mi ha ascoltato, nessuno è intervenuto. Erano palesi le sue intenzioni che ho documentate nei video, lo stesso servizio del programma le Iene fa capire chiaramente le sue intenzioni di farmi del male. Ciò che più mi ha deluso è il fatto che abbiano stabilito la non premeditazione, lei ha acquistato l'acido dal sabato, giorni prima della mia aggressione, sapeva già cosa mi avrebbe fatto.

D. Nel breve periodo della vostra frequentazione avevi avuto dei segnali che potesse essere pericolosa?
R. Ci siamo frequentati per poco tempo, quando mi sono reso conto che non provavo dei sentimenti ho preferito chiudere, da li è iniziato il mio incubo. Per due volte lei ha tentato di farmi tornare, una volta fingendo una gravidanza, e una volta fingendo un brutto male. Sono iniziati i pedinamenti, gli appostamenti sotto casa sino al giorno dell'aggressione.


D. Ti senti di raccontarmi l'aggressione e cosa hai provato?
R. Si, mi trovavo parcheggiato sotto casa, c'è un video di quella sera dove si vede lei che fa più volte il giro dell'isolato. In un primo momento ho pensato finisse li, o meglio lo ho sperato, ho chiamato il 113 ma nessuno è venuto. Allora ho chiamato mio fratello che si trovava in casa con mia madre, che ha sentito poi le mie urla di dolore al quinto piano. Quando ho visto mio fratello nel cancello ho deciso di scendere dalla macchina, lei è arrivata e mi ha buttato addosso il bicchiere pieno di acido. Ho provato un dolore atroce, tutto mi bruciava, non sapevo come reagire e neanche mio fratello che ha assistito a tutto e ha chiamato il 118. Da qui il mio calvario, al Niguarda mi hanno messo sotto la doccia ma il risultato dell'aggressione è che mi ritrovo con un occhio bruciato, il labbro distrutto e sino al 19% di ustioni.

D. Cosa ti ha dato la forza di reagire?
R. Ho una famiglia che mi ama e mi sta molto vicina, sono molto credente e stando in ospedale ho visto persone in condizioni tragiche e ho pensato grazie a Dio respiro. Guardo il cielo e ringrazio Dio di essere vivo.

D. Dovrai subire altri interventi?
R. Si, per le labbra, per l'occhio, tutto è stato sospeso per via del Covid-19.

D. So che hai Rocky ora che ti tiene distratto.
R. Si, ho preso un cucciolo di labrador che mi da tanta felicità, ho sempre amato gli animali e accudirlo e educarlo mi tiene distratto, sono sempre stato una persona attiva, lavoro, palestra, ora purtroppo sono costretto a casa per via della aggressione, non posso lavorare, niente palestra. Tento di superare i momenti di grande sconforto grazie alla presenza dei miei familiari e di Rocky.

D. Io sono rimasta sconcertata dalla sentenza, oltre alla pena troppo leggera hanno stabilito la non premeditazione.
R. Per me è stata un'altra ferita, una persona che ti aggredisce con l'acido che è da considerare come un'arma, viene sotto casa tua e te lo butta addosso significa che organizzato tutto. Penso che la lettera di pentimento che le hanno fatto scrivere abbia influito sulla sentenza, addirittura durante il processo qualcuno ha detto che avrebbe comprato l'acido per fare le pulizie a casa. Intanto la mia vita è stravolta, la vita dei familiari pure, dovrò convivere con dolori fisici e morali, ogni giorno devo farmi forza per andare avanti. Chiedevo solo giustizia ma mi sento tradito. Il messaggio di questa sentenza non va bene perché lascia spazio ad altre azioni uguali che tanto non avranno la giusta punizione.

D. Avv. Domenico Musicco come commenta questa sentenza?
R. Sono rimasto molto perplesso, soprattutto per la non premeditazione. Giuseppe meritava giustizia.

D. Avv. Musicco c'è sicuramente un atteggiamento diverso quando la vittima è donna, cosa avete intenzione di fare?
R. Guardi, sicuramente faremo una richiesta danni e ci opporremo a qualsiasi appello. Sono giornate particolari perché ho letto la sentenza che condanna a 9 anni l'uomo che uccise col SUV i due fratellini. Sono presidente delle vittime di incidenti stradali ed è una condanna assurda, il codice prevede 18 anni.

D. Avvocato Penso si debba tenere la luce puntata sul caso di Giuseppe in modo che si faccia lo stesso clamore che fanno le femministe e i centri antiviolenza quando ad essere aggredita è una donna. La violenza non ha sesso.
R. Sicuramente ci attiveremo in questo senso, e mi impegnerò affinché venga istituito un fondo a favore delle vittime della violenza come quello che già esiste per le vittime di incidenti stradali.


D. Giuseppe, grazie per aver parlato con me, dovrai affrontare tante difficoltà, comprese le difficoltà economiche come ti stai muovendo?
R. Alcuni amici mi hanno suggerito di fare un crowfunding per sopperire a tutte le cure che dovrò affrontare, capisco che è un momento difficile per tutti, ma ringrazio sin d'ora chi si sente di darmi una mano.
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Fonte: Mariangela Campus
sergio Taranto 30-05-2020
la violenza sugli uomini
è in atto una vera e propria guerra mediatica contro gli uomini. Sul sito violenza donne blog, troverete oltre 10 mila notizie di donne violente che hanno ucciso,accoltellato, violntato mariti,compagni, bambini e donne...xkè nessuno ne parla?.....eppure ogni giorno, tutti i giorni decine e decine di migliaia di uomini violentati dalle donne, scrivono su internet....e basta no?
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