ACCESSIBILITA’, COMUNICAZIONE e MEDCOM
DANIELE CARDIA BARCOLLO MA NON MOLLO
scritto da Daniele Cardia il 21-10-2022 12:10
Venerdì 14 ottobre ’22 al “T Hotel” a Cagliari, si è svolta la seconda giornata della conferenza “MEDCOM 2022 - MEDIA, LINGUAGGI, COMUNICAZIONE: scenari del presente e del futuro”. La giornata è stata suddivisa in tre “panel di lavoro”.
La Professoressa Elisabetta Gola curatrice ed organizzatrice dell’evento, ci spiega che MEDCOM è una conferenza internazionale su media e comunicazione. Il tema che si è fissato è la Comunicazione in un mondo che cambia, dove le culture sono tante, con tanti modi diversi di stare al mondo
Il primo panel è stato, con titolo La vaccinazione come un alveare, nella quale sono intervenuti la Prof.ssa Francesca Ervas che ha esposto l’utilizzo delle metafore, nella comunicazione durante la pandemia. Insieme a lei, sono intervenuti Roberta Manutza, il Dott. Fernando Coghe, Francesca Piazza, Pietro Salis e il Dottor Fabrizio Meloni.
Nel secondo panel, dal titolo Comunicare le diversità, è intervenuto magistralmente il Prof. Andrea Volterrani che ha esposto il fatto che nella Società di oggi, esistono tante diversità. Dalla diversità di genere, alla disabilità, e di come ancora, vengano utilizzati stereotipi ed etichette, quando tutto dovrebbe essere normale. Insieme a lui, sono intervenuti, la Prof.ssa Stefania Gandin dell’Università di Sassari. Ha svolto un ottimo lavoro, su quanto sia scarsa ed inefficace la comunicazione nei parchi del Nord Sardegna. Insieme a lei, hanno dato il loro contributo: Marianna Silino, Gianni Tuminelli, Donatella Petretto ed il Dott. Andrea Ferrero.
Il Dottor Ferrero non vedente, e afflitto dalla retinite pigmentosa ha esposto l’argomento della comunicazione accessibile: «L’accessibilità è per tutti, anzi provocariamente vi direi che non esiste accessibilità, ma è solo un falso problema, ci sono le cose fatte bene con la testa e la sensibilità. Le cose fatte male, forse... L’accessibilità dovrebbe essere un cambiamento culturale e oggi manca proprio questo, questo cambiamento. Bisognerebbe pensare che l’Accessibilità sia per tutti, delle volte si pensa che l’Accessibilità, sia solo per chi ha una disabilità, che sia un problema solo suo e non nostro. Quindi c’è egoismo da parte di tutti noi. Invece, bisogna pensare che sia nostro, di tutti: perché capita chi ha una frattura, una mamma con il passeggino, una persona anziana, ecco una barriera architettonica è un problema anche per questo. La tecnologia oggi è un’arma a doppio taglio, può aiutare, ma può essere anche una barriera. Quindi si dovrebbe seguire le linee guida dei programmi accessibili e fare i siti e le app con la testa, e non con i piedi. Solo allora, vedremo che la tecnologia può essere di aiuto, ma anche affidarsi solo alla tecnologia, non va bene. Perché in quel momento potrebbero esserci problemi e non riesci più a muoverti»
Infine, l’ultimo panel di lavoro ha avuto come tema: educare nelle società delle piattaforme. Cittadinanza, valori pubblici e le reti con gli interventi di Mario Pireddu, Marco Pitzalis, Alessio Ceccherelli, Gianna Capello e Giuliano Vivanet.
La Professoressa Elisabetta Gola curatrice ed organizzatrice dell’evento, ci spiega che MEDCOM è una conferenza internazionale su media e comunicazione. Il tema che si è fissato è la Comunicazione in un mondo che cambia, dove le culture sono tante, con tanti modi diversi di stare al mondo
Il primo panel è stato, con titolo La vaccinazione come un alveare, nella quale sono intervenuti la Prof.ssa Francesca Ervas che ha esposto l’utilizzo delle metafore, nella comunicazione durante la pandemia. Insieme a lei, sono intervenuti Roberta Manutza, il Dott. Fernando Coghe, Francesca Piazza, Pietro Salis e il Dottor Fabrizio Meloni.
Nel secondo panel, dal titolo Comunicare le diversità, è intervenuto magistralmente il Prof. Andrea Volterrani che ha esposto il fatto che nella Società di oggi, esistono tante diversità. Dalla diversità di genere, alla disabilità, e di come ancora, vengano utilizzati stereotipi ed etichette, quando tutto dovrebbe essere normale. Insieme a lui, sono intervenuti, la Prof.ssa Stefania Gandin dell’Università di Sassari. Ha svolto un ottimo lavoro, su quanto sia scarsa ed inefficace la comunicazione nei parchi del Nord Sardegna. Insieme a lei, hanno dato il loro contributo: Marianna Silino, Gianni Tuminelli, Donatella Petretto ed il Dott. Andrea Ferrero.
Il Dottor Ferrero non vedente, e afflitto dalla retinite pigmentosa ha esposto l’argomento della comunicazione accessibile: «L’accessibilità è per tutti, anzi provocariamente vi direi che non esiste accessibilità, ma è solo un falso problema, ci sono le cose fatte bene con la testa e la sensibilità. Le cose fatte male, forse... L’accessibilità dovrebbe essere un cambiamento culturale e oggi manca proprio questo, questo cambiamento. Bisognerebbe pensare che l’Accessibilità sia per tutti, delle volte si pensa che l’Accessibilità, sia solo per chi ha una disabilità, che sia un problema solo suo e non nostro. Quindi c’è egoismo da parte di tutti noi. Invece, bisogna pensare che sia nostro, di tutti: perché capita chi ha una frattura, una mamma con il passeggino, una persona anziana, ecco una barriera architettonica è un problema anche per questo. La tecnologia oggi è un’arma a doppio taglio, può aiutare, ma può essere anche una barriera. Quindi si dovrebbe seguire le linee guida dei programmi accessibili e fare i siti e le app con la testa, e non con i piedi. Solo allora, vedremo che la tecnologia può essere di aiuto, ma anche affidarsi solo alla tecnologia, non va bene. Perché in quel momento potrebbero esserci problemi e non riesci più a muoverti»
Infine, l’ultimo panel di lavoro ha avuto come tema: educare nelle società delle piattaforme. Cittadinanza, valori pubblici e le reti con gli interventi di Mario Pireddu, Marco Pitzalis, Alessio Ceccherelli, Gianna Capello e Giuliano Vivanet.
Daniele Cardia
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