Arriva a Cagliari "Buon Lavoro", il film del regista Marco Demurtas

Augurare “Buon lavoro” in un'epoca in cui l'occupazione è al minimo storico, è come chiedere “Come stai?” a un moribondo. Ma per fortuna c'è la televisione che viene a salvarci!
Un avvenimento televisivo senza precedenti è destinato a sconvolgere la vita di una tranquilla città di provincia. Il programma itinerante intitolato “L'Era dei Falliti” fa tappa a Sassari, in Sardegna.

Si tratta di un originale reality per “casi umani” dove chi saprà commuovere il pubblico raccontando la propria esistenza disagiata, avrà in premio una vita da star, grazie al televoto da casa. Ed è cosi che le storie di precarietà degli abitanti di un condominio sono destinate ad intrecciarsi con quelle dei personaggi di un talent show

BUON LAVORO: LA METAFORA DEL DIVERSAMENTE FILM

Buon lavoro è un piccolo miracolo perché realizzato da uno lo staff tecnico di ragazzi guidati da professionisti che li hanno affiancati e istruiti passo dopo passo in tutto il percorso artistico.
Il film é la tappa conclusiva di un laboratorio di ricerca creato all'interno di varie realtà sociali come Centri di Aggregazione e Comunità per recupero tossicodipendenti, coinvolgendo svariate associazioni impegnate in contesti educativi di riabilitazione per sofferenti psichici, diversamente abili, giovani con problematiche di devianza ed extracomunitari.
Un film dove delle star del cinema e della tv recitano e supportano i giovani allievi.
Un'occasione straordinaria per tante persone che hanno avuto così la possibilità di crescere a fianco ai grandi maestri ed ora si trovano catapultati in un film pronto per le sale cinematografiche.

Un film fatto col cuore ma che rispetta gli standard tecnici del Cinema di qualità.
Si tratta di un film “strano”, di un film “diverso”, realizzato partendo davvero da poco, iniziato dal nulla, con poche risorse e senza quelle possibilità strutturali, economiche e produttive che hanno tutti i film “normali”.

Un film che ha avuto difficoltà a nascere, a crescere e ad esistere ma alla fine ce l'ha fatta lo stesso. Buon Lavoro è un film fatto “diversamente” dagli altri.
Ma sono proprio i “diversamente abili” e i ragazzi svantaggiati ad insegnarci che con l'impegno e con l'amore si puo' realizzare l'impossibile. Sono loro la vera metafora del film che pur essendo nato “diversamente” è diventato un film come tutti gli altri: un “diversamente film”.

Nel cast troviamo artisti come Giuliana De Sio, Carlo Giannini, Franco Nero, Abel Ferrara, Lina Sastri, Pippo Franco, Alvaro Vitali, Massimo Lopez, Giuseppe Giacobazzi, Roberta bruzzone, Carmelo Abbate, Peppe Iodice, Pino e gli Anticorpi, Giovanni terzi, Benito Urgu, Francesco Tricarico, DJ Osso, Paolo Segat, Clara Serina.

Marco Demurtas, autore sardo, ha curato la regia di film e reportage con un forte impatto sociale, presentati ad importanti eventi quali il TBS del Festival Internazionale del Cinema di Roma e le Marchè du film di Cannes.

Buon Lavoro è la sua seconda opera di lungometraggio.
Lo script partendo da storie di vita vissuta, vuole mettere in contrapposizione il mondo onirico, illusorio ed inarrivabile della tv con la vita delle persone comuni che arrancano, in un'epoca in cui il disagio è diventato la normalità.

La povertà, il malessere familiare e sociale, i mali e le mille paure di un paese lacerato da una crisi economica strabordante; la Neet generation: un esercito di over trentenni disoccupati che pur avendo raggiunto biologicamente l'età adulta, presentano un'identità con tratti adolescenziali, quali la mancanza di autonomia e la paura di prendere decisioni.

Una Tv onnivora che si ciba del dolore e lo spaccia come spettacolo in versione telenovela. In un mondo così triste, l'ironia sembra l'unica strategia per sopravvivere. “Buon Lavoro” è una commedia facilmente fruibile che, oltre ad affrontare con il sorriso tematiche attuali che fanno riflettere, rappresenta un valido prodotto artistico e culturale.