Cagliari-Bologna, le parole di mister Semplici alla vigilia

Sui cambi rispetto a Crotone e sul ruolo di Nainggolan come play: Per la formazione stiamo valutando bene i ragazzi con lo staff medico. Domani faremo una riunione per capire bene quali saranno i giocatori più adattabili a questo scontro ravvicinato. Potrò fare 2-3 cambi, ma voglio dare continuità ai giocatori che hanno giocato a Crotone. Voglio il massimo impegno per i 95’ da chi scenderà in campo. Nainggolan ha nelle proprie corde la possibilità di giocare in più ruoli e ha fatto bene sia da mezz’ala che da play, quando siamo rimasti in 10.

Su Simeone: Devo dimostrargli fiducia e metterlo nelle giuste condizioni mentali per farlo esprimere. Ci sono queste partite ravvicinate e penso di dare di volta in volta spazio a tutti.

Sulla porta inviolata: È importante non aver subito gol, questo è un aspetto basilare. Qualsiasi tipo di campionato fai, la fase di non possesso è importante per arrivare all’obiettivo che ti poni. Sicuramente abbiamo sofferto soprattutto a fine partita, ma era normale.

Su Tripaldelli e Asamoah: Sia Tripaldelli che Asamoah sono pronti a disputare una partita importante come quella di domani, ma sto valutando anche altre alternative conoscendo via via la rosa.

Cosa non vorrebbe rivedere di Crotone: Non mi piacerebbe rivedere l’inizio della partita in cui la squadra è partita timorosa e non deve accadere. Specialmente con squadre di grande valore come il Bologna domani. Gli avversari ci possono mettere in difficoltà, ma non perché li agevoliamo noi. Era importante il risultato finale per far sì che i ragazzi abbiano quella forza mentale da mettere in campo. Nel secondo tempo abbiamo subito meno la gara e abbiamo fatto un bellissimo gol e il raddoppio. Nonostante siamo rimasti in 10, ho visto negli occhi dei ragazzi la voglia di portare a casa il risultato. Con questa cattiveria dovremo riuscire a fare dei risultati. Era importante partire con il piede giusto, ma non abbiamo fatto niente. Dobbiamo dare continuità al risultato.

Su Zappa: è un ragazzo di grande prospettiva, nella partita di domenica ho ritenuto di far giocare i giocatori più esperti. Volevo giocatori che dessero certi tipi di risposte. Tornerà ad avere il suo spazio, deve migliorare l’interpretazione del suo ruolo. Il ragazzo è valido e ho una rosa in cui credo ciecamente e sto cominciando a conoscerli non solo come giocatori, ma anche come uomini.

Su Marin: Marin lo vedo da mezz’ala, c’è da dire che giochiamo con un centrocampo a 3 e può esprimere quei valori che ha. Magari non avendo un giocatore di ruolo davanti alla difesa, è stato adattato in quella posizione che comunque ha nelle sue possibilità. Però è da mezz’ala che secondo me può dare quell’apporto che vogliamo.

Che tipo di Cagliari vorrebbe: Nella mia idea mi piacerebbe vedere un Cagliari molto più offensivo. Ho cercato di trasmettere concetti di non possesso e di maggiore attenzione in questa fase e questa sarà la partenza per poter costruire poi qualcosa di più offensivo.

Sul Bologna e su Mihajlovic: La mia testa ora è sulla sua squadra, non tanto su Sanremo. Sappiamo di affrontare una squadra di grandi valori, che ha messo in difficoltà tutte le squadre che ha affrontato. Sarà una partita difficile da prendere con grande rispetto, ma consapevoli delle nostre qualità. Serve un Cagliari più determinato, sappiamo quello che troveremo di fronte e quello che dobbiamo raggiungere. Il Bologna ha qualità in tutte le zone del campo. Dobbiamo essere attenti, compatti e determinati. Sono bravi a pressare alti e dobbiamo stare attenti nello sviluppo dell’azione e provare a scardinare i loro principi di gioco e dare risalto alle qualità che abbiamo per metterli in difficoltà.

Su Pavoletti e su Sottil: Sottil lo stiamo valutando con lo staff medico e avrà ancora qualche giorno di fermo. Mi auguro di poterlo recuperare perché è un giocatore importante con caratteristiche uniche, è capace di spaccare le partite. Ancora non so con precisione il suo rientro, ma mi auguro entro una decina di giorni possa essere a disposizione. Mi auguro anche di essere stato bravo a dare fiducia e credere nelle qualità non solo di Pavoletti, ma anche di tutto il gruppo.

Su Godin e sull’abbraccio a fine gara: Godin è un giocatore di grande esperienza e di grande disponibilità. Non lo conoscevo personalmente e ora sono contento di poterlo allenare. Lui ha dato piena disponibilità e mi aspetto che giochi sempre con personalità. Sono contento che lui riesca a dare quel contributo che in primis può dare per la salvezza del Cagliari. Sull’abbraccio, io l’ho sempre fatto a fine partita. Se vinceremo o magari il risultato non andrà nel migliore dei modi, è un modo per cercare compattezza per raggiungere l’obiettivo e far sentire la mia vicinanza ai giocatori.

Sull’assenza del pubblico: Pesa molto, ho giocato a Cagliari e so dell’importanza dei nostri tifosi. Avere la curva dietro la porta sarebbe stato importante anche perché i giocatori tirano fuori il meglio. Magari possiamo avere un vantaggio fuori casa dove non troviamo un pubblico avverso.

Cosa ha portato Semplici dal punto di vista umano: Credo che quando si entra in un gruppo che da tempo lavora insieme, un allenatore deve entrare in punta di piedi, capire quali sono le situazioni che si sono venute a creare e perché certi tipi di giocatori non riescano a mettere in campo le loro qualità. Era giusto arrivare in questa maniera e parlare un po’ con tutti, intervenendo sotto l’aspetto mentale. A Crotone all’inizio abbiamo sbagliato cose semplici: dovevo dare loro forza e serenità. Devo far sì che riescano a tirare fuori le qualità. Abbiamo cercato di dare un indirizzo sia sotto l’aspetto comportamentale che due-tre sotto quello tattico-tecnico. Prima della gara gli ho chiesto di mettere in campo gli aspetti in cui si riconoscevano, senza inventarsi nulla di particolare. Piano piano riusciremo a tornare ad essere un gruppo compatto e fare i risultati che servono. Domenica è andata bene, ma ora pensiamo al Bologna.

Su Nandez: Nandez a sinistra può essere un’eventualità, ma aspetto la rifinitura di domani mattina per le decisioni definitive, anche se ho le idee abbastanza chiare. Stiamo valutando bene chi non ci sarà domani perché alcuni vengono da situazioni in cui hanno giocato poco. Ci vuole tempo e tempo non ne abbiamo, per questo chiederò qualche sacrificio. Ma ho una rosa a disposizione con 5 cambi e proverò a sopperire a queste difficoltà con il minutaggio.