Cagliari, Liverani si presenta: "Rimanere competitivi dall'inizio alla fine"
27-06-2022 12:26 - Sport
Questa mattina nella sala stampa della Unipol Domus si é tenuta la conferenza stampa di presentazione del tecnico Fabio Liverani. Queste le sue dichiarazioni:
"Lo spirito é molto positivo. Credo che sia un'opportunità importante per me e che ci siamo trovati nel momento giusto. Veniamo tutti e due da un momento negativo e non potevo non accettare in modo entusiasta. Credo il Cagliari sia già una squadra competitiva e da qui alla fine del calciomercato sarà una squadra completa.
Difficile darsi un'idea dal di fuori. Ho visto il Cagliari l'anno scorso diverse volte e spiegare con una problematica sola la stagione dello scorso anno é difficile. La rosa era adatta per un campionato di Serie A e la rosa era costruita con giocatori di qualità. É normale che ci siano degli strascichi mentali e verrà valutato anche questo. Sarà fatto un ragionamento completo. Abbiamo un DS di grande esperienza e di qualità e ho grande fiducia e grande serenità che la costruiremo per gli obiettivi che vogliamo raggiungere.
Noi andiamo ad affrontare un campionato molto impegnativo, diverso. Ci sono come ogni anno le retrocesse che vogliono risalire, quelle salite dalla C e altre realtà. C'é sempre qualche sorpresa. L'obiettivo é rimanere competitivi dal primo giorno fino all'ultimo.
L'entusiasmo saranno i risultati. Dobbiamo essere bravi a farli velocemente. Chi arriva deve portare entusiasmo. Dobbiamo avere la fame di vincere, ma non dimenticare da dove veniamo. Chi arriverà e chi rimane deve scegliere Cagliari. Non ci possiamo aspettare che sia la gente che trascina noi, la gente capisce il lavoro, la determinazione.
L'ultima partita l'ho seguita a fine primo tempo ed ero convinto che il Cagliari potesse salvarsi. Purtroppo non é andata così ed é finita nella maniera peggiore. Quando si accetta un progetto come questo, il veto non esiste. Ci siamo seduti e abbiamo delineato quella che deve essere la ripartenza. Ci sono giocatori che hanno una volontà e delle volte dividersi non vuol dire litigare. Non sono mai per l'out out. Sono per la condivisione, io indico giocatori con delle caratteristiche e se ci sono in rosa e rimangono volentieri va bene. Cerchiamo di trovare giocatori adatti a quello che é il mio calcio.
Il modulo sarà una difesa a 4 e un centrocampo a 3. Per il resto vedremo a mercato finito quali saranno le caratteristiche dei giocatori d'attacco.
I campionati sono diversi e ogni campionato ha le proprie difficoltà. La squadra avrà voglia di vincere tutte le partite e lotterà per vincerle tutte quante. Credo che la gioia più grande che possiamo ricostruire é che la gente si possa identificare nella squadra.
Negli ultimi anni il settore giovanile del Cagliari é cresciuto. Sta riuscendo ad entrare nell'Olimpo della primavera e vuol dire che c'é un lavoro molto importante. Il ritiro serve anche a questo, valutare quanto i ragazzi possono essere pronti. Non vuol dire tutti quelli della primavera, ma penso che alla fine del mercato avremo 3-4 giocatori aggregati in pianta stabile. Poi é giusto che non accontentiamo chi vuole andare via, ma deve esserci anche un rientro per la società che ha già subito danni importanti. Chi oggi accetta e viene a Cagliari, lo deve fare per un punto di arrivo e non di transito.
Ci sono dei giocatori che rimangono e altri che sono in dubbio. La volontà é quella di avere la rosa chiusa il più velocemente possibile.
Delle volte leggo no dei nomi su richieste esplicite da parte mia. I giocatori che arriveranno sono condivisi da me, dal ds e dalla proprietà. Quelli che arriveranno é perché hanno avuto il benestare da parte di tutti noi.
Aspettiamo fine mese per le autorizzazioni per aprire al tifoso. Così per fargli vedere quello che succede e che sta cambiando.
Per scelta non credo che sia rispettoso parlare dei problemi che hanno avuto gli altri. Con la proprietà, quando abbiamo fatto gli incontri, la società mi ha detto i piani e le idee e io le mie. Credo che la responsabilità dentro lo spogliatoio sarà mia. Poi il giocatore sarà sempre al centro del progetto.
La Serie B é sicuramente complicata, specialmente per chi deve provare a stare al vertice che sarà insieme ad altre 6-7 squadre. É anche stimolante. Obiettivamente, preferisco sempre giocare per vincere. Sulle cessione parlerei solo per le cessioni che sono state fatte ufficialmente. In ogni cosa ci sono sempre tre componenti: chi vuole comprare, chi vende e il giocatore. Devono andare tutte e tre nello stesso modo.
L'idea é quella di avere una squadra che abbia il controllo, la volontà di costruire e di stare nella metà campo avversaria. A volte ci riesci, altre volte devi avere delle vie alternative. Avere un'unica soluzione penso diventi più controllabile. Sulle caratteristiche dei giocatori do le indicazioni su quello che dobbiamo andare a fare.
Dal 3 Luglio arriverà un gruppo che deve diventare squadra. Che creda in quello che fa, dovrà andare insieme come un'orchestra e quello sarà compito mio".
Fonte: Maria laura Scifo
"Lo spirito é molto positivo. Credo che sia un'opportunità importante per me e che ci siamo trovati nel momento giusto. Veniamo tutti e due da un momento negativo e non potevo non accettare in modo entusiasta. Credo il Cagliari sia già una squadra competitiva e da qui alla fine del calciomercato sarà una squadra completa.
Difficile darsi un'idea dal di fuori. Ho visto il Cagliari l'anno scorso diverse volte e spiegare con una problematica sola la stagione dello scorso anno é difficile. La rosa era adatta per un campionato di Serie A e la rosa era costruita con giocatori di qualità. É normale che ci siano degli strascichi mentali e verrà valutato anche questo. Sarà fatto un ragionamento completo. Abbiamo un DS di grande esperienza e di qualità e ho grande fiducia e grande serenità che la costruiremo per gli obiettivi che vogliamo raggiungere.
Noi andiamo ad affrontare un campionato molto impegnativo, diverso. Ci sono come ogni anno le retrocesse che vogliono risalire, quelle salite dalla C e altre realtà. C'é sempre qualche sorpresa. L'obiettivo é rimanere competitivi dal primo giorno fino all'ultimo.
L'entusiasmo saranno i risultati. Dobbiamo essere bravi a farli velocemente. Chi arriva deve portare entusiasmo. Dobbiamo avere la fame di vincere, ma non dimenticare da dove veniamo. Chi arriverà e chi rimane deve scegliere Cagliari. Non ci possiamo aspettare che sia la gente che trascina noi, la gente capisce il lavoro, la determinazione.
L'ultima partita l'ho seguita a fine primo tempo ed ero convinto che il Cagliari potesse salvarsi. Purtroppo non é andata così ed é finita nella maniera peggiore. Quando si accetta un progetto come questo, il veto non esiste. Ci siamo seduti e abbiamo delineato quella che deve essere la ripartenza. Ci sono giocatori che hanno una volontà e delle volte dividersi non vuol dire litigare. Non sono mai per l'out out. Sono per la condivisione, io indico giocatori con delle caratteristiche e se ci sono in rosa e rimangono volentieri va bene. Cerchiamo di trovare giocatori adatti a quello che é il mio calcio.
Il modulo sarà una difesa a 4 e un centrocampo a 3. Per il resto vedremo a mercato finito quali saranno le caratteristiche dei giocatori d'attacco.
I campionati sono diversi e ogni campionato ha le proprie difficoltà. La squadra avrà voglia di vincere tutte le partite e lotterà per vincerle tutte quante. Credo che la gioia più grande che possiamo ricostruire é che la gente si possa identificare nella squadra.
Negli ultimi anni il settore giovanile del Cagliari é cresciuto. Sta riuscendo ad entrare nell'Olimpo della primavera e vuol dire che c'é un lavoro molto importante. Il ritiro serve anche a questo, valutare quanto i ragazzi possono essere pronti. Non vuol dire tutti quelli della primavera, ma penso che alla fine del mercato avremo 3-4 giocatori aggregati in pianta stabile. Poi é giusto che non accontentiamo chi vuole andare via, ma deve esserci anche un rientro per la società che ha già subito danni importanti. Chi oggi accetta e viene a Cagliari, lo deve fare per un punto di arrivo e non di transito.
Ci sono dei giocatori che rimangono e altri che sono in dubbio. La volontà é quella di avere la rosa chiusa il più velocemente possibile.
Delle volte leggo no dei nomi su richieste esplicite da parte mia. I giocatori che arriveranno sono condivisi da me, dal ds e dalla proprietà. Quelli che arriveranno é perché hanno avuto il benestare da parte di tutti noi.
Aspettiamo fine mese per le autorizzazioni per aprire al tifoso. Così per fargli vedere quello che succede e che sta cambiando.
Per scelta non credo che sia rispettoso parlare dei problemi che hanno avuto gli altri. Con la proprietà, quando abbiamo fatto gli incontri, la società mi ha detto i piani e le idee e io le mie. Credo che la responsabilità dentro lo spogliatoio sarà mia. Poi il giocatore sarà sempre al centro del progetto.
La Serie B é sicuramente complicata, specialmente per chi deve provare a stare al vertice che sarà insieme ad altre 6-7 squadre. É anche stimolante. Obiettivamente, preferisco sempre giocare per vincere. Sulle cessione parlerei solo per le cessioni che sono state fatte ufficialmente. In ogni cosa ci sono sempre tre componenti: chi vuole comprare, chi vende e il giocatore. Devono andare tutte e tre nello stesso modo.
L'idea é quella di avere una squadra che abbia il controllo, la volontà di costruire e di stare nella metà campo avversaria. A volte ci riesci, altre volte devi avere delle vie alternative. Avere un'unica soluzione penso diventi più controllabile. Sulle caratteristiche dei giocatori do le indicazioni su quello che dobbiamo andare a fare.
Dal 3 Luglio arriverà un gruppo che deve diventare squadra. Che creda in quello che fa, dovrà andare insieme come un'orchestra e quello sarà compito mio".
Fonte: Maria laura Scifo
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