Si è svolta questa mattina con un presidio presso il piazzale antistante l'ospedale Brotzu di Cagliari la manifestazione pacifica del Sindacato USB Pensionati Sardegna.
Ormai la sanità è allo stremo, saccheggiata da privatizzazioni selvagge, corruzione dilagante, cattiva amministrazione e speculazioni politiche e commerciali.
" Anche in Sardegna la sanità è al collasso e la Regione insiste con i pannicelli caldi e rilancia sulla sanità privata invece di potenziare la sanità pubblica".- si legge nel comunicato stampa -
"Gli ospedali sono diventati luoghi da evitare nonostante l'impegno degli operatori sanitari, sopraffatti come sono dalla mancanza di un sistema sanitario pubblico adeguato per presenza nel territorio, per ospedali chiusi o ridimensionati senza criterio sociale.
Le malattie non covid vengono espulse progressivamente dagli ospedali e regalate alle strutture private, è diventato quasi impossibile effettuare delle analisi nei laboratori pubblici.
Siamo costretti a rivolgersi ai privati pagando per intero le prestazioni.
Se vieni ricoverato per te si apre un girone infernale di isolamento e scomparsa degli affetti familiari.
I pensionati sono ormai prigionieri da quasi un anno a causa di lockdown dichiarati o annunciati.
Le scarse possibilità di uscita sono ulteriormente limitate, per non dire impossibili, a causa dello stato del trasporto pubblico ridotto per numero e capienza dei singoli mezzi. alla difficoltà di utilizzarli si aggiunge il pericolo del contagio possibile per l'inevitabile affollamento causato dalla mancanza di una politica dei trasporti, dalla carenza di personale e di mezzi.
Tutto riduce o impedisce la possibilità di relazioni sociali, condannando gli anziani all'isolamento e all'immobilismo.
La panacea viene indicata con il vaccino, noi abbiamo seri dubbi che potrà essere la soluzione a causa della nota incapacità organizzativa di distribuzione ed eventuale somministrazione, esattamente come stiamo assistendo per il vaccino antinfluenzale.
Non siamo tutti nella stessa barca perché a remare siamo sempre noi così come ad affondare siamo solo noi".
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