
Quest’oggi il presidente Tommaso Giulini è intervenuto in conferenza stampa e ha fatto il punto della situazione in casa Cagliari. Queste le sue dichiarazioni:
Ci tenevo a fare un passaggio sulla scorsa stagione e i dovuti ringraziamenti per una stagione positiva per il Cagliari. Con Mister Nicola siamo arrivati all’obiettivo abbastanza velocemente, ma ci siamo trascinati fino a fine campionato. Tutto sommato una stagione dove gli aspetti positivi sono maggiori rispetto ai negativi. Abbiamo valorizzato tanti ragazzi e tanti giovani, tanto che tre li abbiamo riscattati. E’ stata una stagione di consolidamento, sapete che venire a Cagliari dopo un maestro come Ranieri è sempre complicato. Riuscire a vincere questa sfida credo che sia motivo di merito e che Mister Nicola ne sia orgoglioso. Ci tengo a ringraziare lui e lo staff per quello che hanno fatto nella scorsa stagione. Dopo Venezia è partito, poi ne parleremo, una nuova era anche perché il calcio è drammaticamente cambiato. Il direttore Bonato ci ha accompagnato in questi due anni e mezzo facendo pochi errori. Errori ne faremo sempre, li farà anche il direttore Angelozzi, ne farò io e voi, ma Bonato ne ha fatti pochi. Ma ci ha più che aiutato al raggiungimento di due salvezze grazie agli inserimenti di Mina e Gaetano con Ranieri e Caprile con Nicola. Sono state quelle pedine fondamentali. Avrebbe potuto esserlo anche Coman, lo sappiamo che veniva con un problema alla caviglia che si è trascinato per sei mesi. Altrimenti vi assicuro che Coman sarebbe stata un’altra perla del mercato di gennaio.
I giocatori che non sono stati rinnovati: vorrei parlare di Viola che è tra coloro che ha cambiato drasticamente lo spogliatoio. E’ venuto anche negli Stati Uniti, rimane la grande riconoscenza per le opere d’arte che ci ha fatto vedere. Stamattina ho avuto modo di salutare Tommaso Augello, mi faceva piacere ringraziare anche Palomino per il contributo dato anche allo spogliatoio e Jankto che è sempre stato positivo e si è sempre allenato con grande professionalità. Vorrei concludere con un passaggio con i tre più grandi che ci portiamo nella prossima stagione. Pavoletti e Deiola trascineranno anche l’anno prossimo lo spogliatoio e volevo ringraziare anche Yerry Mina che ha scelto Cagliari e credo che sarà la sfida più grande del duo Angelozzi-Pisacane, perché MIna è un giocatore diverso, da altri palcoscenici ma che ha bisogno di essere gestito al top. Sono sicuro che anche in campo verrà gestito ancora meglio perché ci può far fare un salto di qualità importantissimo e lo voglio ringraziare per aver scelto Cagliari.
Voglio ringraziare anche i tifosi, anche con quel filo di contestazione necessaria, senza di loro non ce l’avremmo fatto e sono felice di vedere che anche loro apprezzano il lavoro di questi anni. Oggi siamo al terzo giorno della campagna abbonamenti e abbiamo superato tutti i record delle ultime stagione.
Perché sostituire Nicola e Bonato e puntare su Pisacane? Era il momento di Pisacane. Questo è il suo momento e non ci potevamo permettere di perderlo. Lo ha dimostrato in questi due anni con il settore giovanile, la sua capacità, la sua fame. Non c’è un perché, è il suo momento. Crediamo che all’interno del nostro percorso di crescita, investimenti mirati, ragazzi giovani motivati: la scelta dell’allenatore riguarda la strategia degli ultimi tre anni. Non volevamo rischiare che andasse ad allenare da un’altra parte. Dovrà dimostrare, ma come dovranno fare tutti gli allenatori che su certi palcoscenici sono alle prime armi. Ma se uno parla di modello identitario e poi non premia chi ha fatto bene a livello di settore giovanile, poi perde di credibilità. Pisacane lo volevano tutti dentro il club, tutti hanno capito le sue potenzialità ed è l’ultimo passo per il nostro modello identitario, quindi è tutta la società a spingerlo per aiutarlo. Così come Angelozzi, direttore più esperto per poter affiancare Fabio non c’era. Sono convinto di aver fatto la miglior scelta disponibile. Bonato? Era convinto anche lui di cambiare, ma non sembrava sposare questa scommessa e quindi ci è sembrato giusto separarci da uomini veri.
Pisacane? Darà sicuramente lustro a tanti ragazzi giovani che hanno fame e che vogliono dimostrare. Spero che ragazzi come Obert e Luvumbo possano avere più minuti, Prati, Veroli che torna. Sicuramente vorrà portare in ritiro qualche giocatore della primavera in ritiro. Ha voluto tenere in rosa Idrissi dietro Obert, credo voglia partire anche con Cavuoti in rosa. E’ un allenatore che potrebbe premiare tutto questo lavoro di programmazione. Avrà bisogno anche lui di una dose di esperienza in campo, poi a breve faranno una conferenza stampa insieme e quindi domande sul modulo si potranno fare a loro. Penso la faranno a breve, forse già settimana prossima.
Nuovo stadio? C’è un po’ di frustrazione, anche se i passaggi sono molto chiari. Adesso il prossimo passaggio dovrebbe essere ai primi di luglio. Speriamo che questa cosa si risolva e poi ci sarà il passaggio ulteriore della conferenza dei servizi decisoria per dare l’ok alla procedura. Chiaro che questo dilatare i tempi un po’ scoccia e mi fa pensare che non so se accadrà di poterlo inaugurare io come presidente del Cagliari. Non so se tra 4-5 anni sarò ancora presidente, ma più questa cosa va in la e più aumenta l’amarezza del fatto che quando accadrà magari non ci sarò, ma preferisco rimanere ottimista.
Come è nata l’idea di Angelozzi? E’ un po’ che ci pensavamo, già dopo Napoli mi sembrava abbastanza chiaro che l’idea del direttore Bonato fosse di sostituire Nicola con un allenatore esperto. Quindi abbiamo iniziato a fare qualche ragionamento. Mi ero organizzato con l’avvocato Romei, anche per uscire dallo stadio. L’idea Angelozzi è nata lì, abbiamo cercato di individuare un profilo italiano di grande esperienza che potesse affiancare la scelta Piscane. Poi dopo sono domande che farete a Guido. La cosa bella è che questa volta non abbiamo fatto nessun altro colloquio. Il sì è arrivato abbastanza velocemente. Aveva altre offerte, ma rapidamente ci ha detto di sì forse per il fascino dell’isola. Ringrazio il presidente Stirpe che stimo e che mi ha concesso la possibilità di approcciarlo.
Chiude il presidente: Il 2 di Agosto giocheremo il primo trofeo Gigi Riva della storia contro il Saint Etienne contro cui Gigi fece l’esordio in Coppa Campioni. Cambieremo squadre nei prossimi anni, ma saranno sempre legate alla storia di Gigi. Saranno due giorni di festa in cui potremo onorare Gigi. Ringrazio Riva e Pitzianti che ci aiuteranno a pianificare tutta una serie di eventi intorno alla partita. Ci saranno dei talk, uno scultore sardo emergente che sta lavorando al trofeo.
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