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Diamond League, Losanna: serata di stelle e pubblico stellare

26-08-2022 21:59 - Sport
Dopo tanta attesa è arrivata la notte più attesa. Sembra pleonastico da dire, ma non lo è affatto. Questa sera a Losanna si è svolta la seconda parte del meeting Athletissima e le stelle che hanno gareggiato erano davvero tante. La competizione era valida per il circuito della Diamond League, una sorta di mondiale se vogliamo per i singoli atleti costruito con diverse tappe in giro per il globo.

La serata si è aperto con un 800m maschile di contorno in cui a trionfare è stato il britannico George Mills con il suo stagionale di 1.46”74. Poi le tre serie dei 100m femminili dedicate in gran parte alle atlete svizzere che hanno accompagnato anche l’entrata in pista degli atleti che di lì a poco si sarebbero cimentati nel triplo maschile. La miglior prestazione delle tre serie dei 100m femminili è stata quella dell’olandese N’Keita Seedo con 11”28.

Vi è stato spazio poi anche per un 1500 prima maschile e poi femminile dedicato ad allievi e Juniores, rispettivamente U18 e U20. In campo maschile a trionfare è stato Jonathan Hofer con il tempo di 4’00”77. In campo femminile invece successo per Tabea Blatter in 4’32”54. A seguire vi è stato poi un 400m femminile svizzero che si è chiuso con il successo di Yasmin Giger con il crono di 52”42.

Triplo maschile. Sebbene quest’anno sia mancato il triplista da 18m, il trio cubano con Diaz Fortun, Diaz Hernandez e Lazaro Martinez si è presentato da favorito e non ha deluso le attese. Il podio alla fine è stato davvero tutto cubano: primo posto per Andy Diaz Hernandez con la miglior misura di 17,67m, seconda piazza per Lazaro Martinez con 17,50 e infine terzo Diaz Fortun con 17,44m.

Mentre lo stadio ha cominciato via via a riempirsi del tutto, ha preso il via anche la gara del salto con l’asta femminile. Nel mentre il pubblico si è potuto scaldare, nella freschetta serata losannina, con la 5x80 dei ragazzi e ragazze che ha visto la Lausanne-Sports chiudere al primo posto con il tempo di 51”45.

Asta femminile. Una gara di alto livello a matrice Europea e in aggiunta l’australiana Nina Kennedy. Occhi puntati poi sull’azzurra Roberta Bruni. La prima vittima è arrivata a quota 4,50 con la norvegese Retzius che ha commesso per prima i tre errori. Brivido alla stessa misura per il bronzo europeo Tina Sutej che lo ha passato solamente al terzo tentativo. A 4,60 invece si è conclusa la gara di un’applauditissima Angelica Moser. Ha chiuso al quarto posto Roberta Bruni non riuscendo a valicare la misura di 4,60. Alla fine ha vinto Tina Sutej che ha varcato quota 4,70. Seconda Nina Kennedy.

La gara del salto con l’asta e quella del giavellotto maschile si sono svolte quasi in contemporanea mandando in fermento tutti i settori dello stadio.

Giavellotto. L’unico con il personale sopra i 90m era il ceco Vadlejch, che a Doha lo scorso 13 maggio aveva lanciato fino a 90.88. Massima attenzione però era preventivata anche per Neeraj Chopra, campione olimpico a Tokyo. Proprio il campione indiano ha condotto la gara dall’inizio alla fine con il miglior lancio di 89,08m che gli è valso il successo davanti a Vadlejch e Thompson.

Gara di rilievo quella dei 400hs maschile con la presenza ai blocchi di partenza di una gran bella batteria. A partire da Wilfried Happio, di recente argento agli Europei, Khallifah Rosser, Julien Bonvin (applauditissimo) e così via. Proprio Rosser ha sparato un gran bel tempo, chiudendo in 47”68 davanti a Wilfried Happio 48”66 e Ludvy Vaillant 48”94.

Un pubblico stellare ha fatto da cornice alla bellissima gara dei 1500 in carrozzina vinta dallo svizzero Marcel Hug in 3’13”59 davanti ai due britannici Danny Sidbury (3’14”35) e Nathan Maguire (3’14”38)

400hs femminile. Osservata speciale, come sempre, Femke Bol che poteva provare l’attacco alla barriera dei 52”. E quest’anno davvero non c’è stata gara senza vedere Femke Bol sul podio. Seppure provata dalle fatiche europee, in cui ricordiamo ha vinto 3 ori (400m, 400hs e 4x400) ha chiuso al primo posto la gara in 52”95, tempo che è valso come record del meeting, davanti al Janieve Russel, 53”92, e Andrette Knight 54”33.

Salto in alto maschile. Tamberi e Barshim nuovamente in pedana insieme e anche con tutti i migliori della disciplina, Woo e Protsenko compresi. Proprio l’italiano si dimostra essere sempre amatissimo dal pubblico, il quale anche oggi gli ha riservato un’accoglienza speciale. L’azzurro è uscito dopo non aver superato quota 2,24. Successo a sorpresa per l’ucraino Protsenko che ha superato Barshim per aver fatto meno errori nel complessivo totale. Tutti si sono fermati davanti a quota 2,27.

Stupenda la gara degli 800m femminili che si prevedeva piuttosto tirata e alla fine così è stato. A trionfare è stata la francese Lamote in 1’57”84 davanti all’americana Wilson (1.58”09) e Jemma Reekie 1’59”00.

110hs maschili. Grande attesa anche per i 110hs con il beniamino di casa Jason Joseph, ma anche e soprattutto per il campione del mondo Grant Holloway. Presenti poi anche Parchment e Broadbell. Da tenere d’occhio poi Trey Cunningham. Alla fine vince Broadbell con il suo nuovo personale di 12”99; dietro di lui Cunningham 13”10 e Holloway 13”11.

1500 maschili. Uomo più atteso il solito Jakub Ingebrigtsen, campione olimpico sulla distanza e argento mondiale quest’anno a Eugene. Sulla carta una gara senza storia e infatti Ingebrigtsen ha rispettato il pronostico e stabilito la nuova World Leading chiudendo in 3’29”05. Secondo Abel Kipsang in 3’29”93.

Triplo femminile. Dopo aver sfondato la barriera dei 15m, Bekh-Romachuk ha avuto nuovamente l’opportunità di misurarsi con la campionessa mondiale e olimpica Yulimar Rojas. L’acuto finale è arrivato proprio dalla venezuelana con un salto da 15.31 che le ha regalato nettamente il successo davanti a Shanieka Ricketts 14.64 e Bekh Romanchuk 14.31.

3000m femminile. Era difficile prevedere una vincitrice in partenza ed è stato difficile farlo fino all’ultimo. E infatti Francine Niyinsaba (8’26”80 e nuovo record del meeting) ha superato al fotofinish Alicia Monson (8’26”81) che aveva guidato quasi tutta la gara.

100 femminili. Insieme ai 200 maschili, la gara più attesa della serata. Tutte le velociste aveva un personale al di sotto degli 11” e se questa fosse stata una finale olimpica, non si sarebbe scandalizzato nessuno. Anzi potrebbe sarebbe stato più che probabile. Beniamina di casa la vicecampionessa Europea Mujinga Kambudji, ma veramente 8 corsie ricche di qualità. Questa l’iniziale composizione: Tamari Davis in prima, poi Aleia Hobbs, Marie-Josee Ta Lou, Shericka Jackson, Shelly-Ann Fraser-Pryce, Elaine Thompson-Herah, appunto la Kambudji e Twanisha Terry. All’ultimo la Fraser-Pryce si è tirata indietro per via di un problema muscolare. La seconda defezione è stata quella di Elaine Thompson per una evidente falsa partenza. Alla fine però dopo due rinvii, Aleia Hobbs si è imposta con 10”87, davanti a Shericka Jackson 10”88 e Marie-Josée Ta Lou 10”89.

Peso maschile. Crouser sfidava il mondo e si è ritrovato una bella battaglia da combattere. Anche nella pedana del peso non mancavano le celebrità e in mezzo a loro anche l’azzurro Nick Ponzio. Alla fine invece ha vinto Joe Kovacs con un lancio da 22,65 e secondo Crouser 22.05. Non ha preso parte alla sfida Nick Ponzio.

3000 siepi maschile. Si era preannunciato un assolo di El Bakkali, campione olimpico e mondiale della disciplina, ma per quanto riguarda gli azzurri c’era curiosità per vedere come stesse Osama Zoghlami dopo il bronzo agli Europei di Monaco. Assolo di El Bakkali è stato con il successo per 8’02”45. Decimo Zoghlami con 8’25”63.

100hs femminile. Campionessa olimpica e campionessa del mondo si affrontano in quello che si preannunciava essere un duello tra Camacho-Quinn e Amusan. Ha vinto nettamente Jasmine Camacho Quinn con il nuovo record del meeting di 12”34. Seconda Tobi Amusan con 12”45 e terza Tia Jones in 12”47.

400 femminile. Gara curiosa e forse senza una vera favorita iniziale quella dei 400 femminili che si sono chiusi con un bel testa a testa tra Paulino e Williams. 49”89 il tempo ufficiale della dominicana e 49”94 quello della Williams.

200 maschile. Una gara stellare i 200m maschili con Noah Lyles che si è presentato per provare ad attaccare il record del mondo di Bolt. Non era però l’unica stella sotto il cielo di Losanna, perché oltre 25enne si sono presentati i velocisti più in forma della stagione. Insomma, una gara degna di una finale olimpica. L’unico ad avere un personale sopra i 20” era l’inglese Dobson con 20”19. Per il resto, questo l’allineamento iniziale con appunto Dobson in prima corsia, poi Hudson, Ogando, Fahnbulleh, Richards, Norman, Lyles e Knighton. Lyles si conferma il primatista mondiale vincendo in 19”56, secondo Norman 19”76 e terzo Richards 19”95.

Infine l’ultima gara della serata con la 4x100 femminile vinta dalla Svizzera con la formazione composta dalla Frey, Kambudji, Kora e Del Ponte che chiude in 42”91.
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