(Adnkronos) – “Molto lontana dalle richieste fondamentali di Israele”. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è espresso così in dichiarazioni in video sulla proposta di cessate il fuoco che ieri Hamas ha detto di aver accettato per Gaza. “Israele non può accettare una proposta che mette in pericolo la sicurezza dei nostri cittadini e il futuro del nostro Paese”, ha insistito Netanyahu, ribandendo che “Israele non consentirà a Hamas di ripristinare il suo dominio malvagio sulla Striscia di Gaza”. Israele, ha incalzato, non permetterà al gruppo di “ripristinare le sue capacità militari per continuare a lavorare per la nostra distruzione”.
L’ultima mossa di Hamas era “volta a sabotare l’ingresso delle nostre forze a Rafah” e “non è andata così”, ha aggiunto il premier, affermando che l’operazione a Rafah “serve” per “il ritorno” a casa “degli ostaggi” tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza dall’attacco del 7 ottobre in Israele e per “l’eliminazione di Hamas”. “Lo abbiamo già dimostrato in occasione del precedente rilascio di ostaggi – ha aggiunto – La pressione militare su Hamas è una condizione indispensabile per il ritorno degli ostaggi”. Intanto le Brigate al-Qassam, l’ala militare di Hamas, hanno annunciato la morte di Judy Feinstein, un’israeliana di 70 anni che era ostaggio. In una nota citata dai media satellitari arabi, il portavoce delle Brigate, Abu Ubaida, ha spiegato che la donna è morta a causa delle ferite riportate insieme a un altro prigioniero durante un bombardamento israeliano di un mese fa che ha preso di mira il luogo dove era tenuti. Abu Ubaida ha sostenuto che Feinstein sia morta perché non ha ricevuto le cure mediche di cui necessitava in terapia intensiva a causa della distruzione da parte di Israele di tutti gli ospedali di Gaza. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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