18 Maggio 2024
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La Sardegna un' isola cinematografica.

16-10-2023 17:00 - CINEMA TV & SPETTACOLO
Sono ormai tanti i film girati nella nostra isola, l'elenco si aggiorna di continuo, dai colossal alle regie d'autore autofinanziate, oggi voglio dare spazio a Massimo Selis, regista, sceneggiatore e produttore.

Massimo nasce a Nuoro nel 1975, studia psicologia a Cagliari e poi a Roma. Crescendo scopre in lui la passione per il cinema e così frequenta il corso annuale di cinematografia presso la scuola Professione Cinema, dove segue lezioni di regia, aiuto regia, sceneggiatura, fotografia e produzione. Si diploma successivamente in Filmmaking presso la New York Film Academy e si specializza in cinematography presso la Shot Academy di Roma.

Il suo film dal titolo “Passi sul mare” mi ha colpito in modo particolare poiché racconta gli ultimi anni della nostra vita, un triennio di restrizioni covid, di bugie e verità omesse, dove chi non si vaccinava per volontà veniva ricattato ed emarginato da una società sempre più triste e cattiva.

In breve il film ci fa ritornare nel triennio 2020-2023 raccontando storie di rinascita, di solidarietà, di nuova consapevolezza. Di chi si è speso per aiutare gli altri in un momento in cui le persone sono state abbandonate a se stesse, senza cure, spesso senza amici. Dove c'è chi trova il coraggio di seguire la “sua” strada prestando attenzione ai “segni” che compaiono davanti inaspettati. Paura, solitudine, dolore, ingiustizia, rabbia, ma anche tanta luce che dà una nuova direzione. Passi quasi invisibili di chi è stato più forte della suggestione, di chi ha cercato le risposte in profondità e ci indica che un modo più alto di essere umani è possibile. Sempre.

Chiedo a Massimo come sia nata l'idea del documentario?

Abbiamo voluto rispondere ad una domanda che pongono molte persone che hanno scelto di vaccinarsi per obbligo e per non essere esclusi dalla società civile: «come avete fatto a reggere a tanta pressione psicologica?».
Abbiamo pensato che il modo migliore di rispondere fosse il narrare la vita di chi ha fatto scelte diverse e del percorso che ha fatto. Abbiamo quindi girato la Sardegna per ascoltare storie. Abbiamo scoperto che questi “pericolosi divergenti” raccontati dai giornali come macchiette, sono persone come tante, solo che hanno notato delle cose che stonavano con la narrazione dei media e si sono fidati di quello che vedevano. Poteva essere chiunque di noi, il nostro vicino, nostro fratello.

Come avete scelto le storie da raccontare?

Abbiamo scelto storie che seguono due linee narrative: una esprime il bisogno di aiutare gli altri e di ricostruire un senso di comunità, l'altra testimonia il valore della presenza a se stessi e dell'attenzione alla realtà che viviamo; il credere che la Storia ci parli attraverso dei Segni che vanno saputi decifrare.
Sono due aspetti di cui noi parliamo e scriviamo da anni e ci è parso un ulteriore segno l'aver trovato storie che li testimoniassero.

Un film autofinanziato oggi è una cosa quasi impossibile come ci sei riuscito?

I finanziamenti pubblici, già da molto tempo, sono finiti per diventare un laccio alla libertà artistica, anziché un reale sostegno. Abbiamo così investito le nostre risorse, compiendo un “piccolo miracolo”. Ovviamente abbiamo cercato di contenere i costi di produzione, ma nessuno ha lavorato gratis nel film. Per quanto difficile, come abbiamo già più volte espresso, crediamo che l'unica strada per avere un'arte diversa e libera sia quella di tornare ad un mecenatismo aggiornato ai nostri tempi. Quindi un'arte sostenuta dalla società civile.

Avete già avuto diverse giornate pubbliche dove avete proiettato il film; non essendo al cinema per ovvi motivi dove vi appoggiate per le proiezioni?
Crediamo nel coinvolgimento del territorio.
Anche questo fa parte del messaggio di ricostruire il senso di comunità che abbiamo perduto.
Ci appoggiamo ad associazioni, gruppi, circoli culturali per organizzare serate con proiezione e dibattito. In questo modo il rapporto che si instaura fra noi e chi organizza è umano e di fiducia e non banalmente commerciale. Le prossime date fissate sono a Milano, sabato 21 ottobre e a Sassari, sabato 4 novembre.
Tutti coloro che sono interessati ad organizzare proiezioni ci possono contattare alla nostra mail: info@phausaniafilm.it

Gianmario Muggiri


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