Manifesto Choc del Pd : bambino migrante e la scritta "anche lui vuole ballare al Papeete"

Il piccolo immortalato nella foto utilizzata dal Pd ha gli occhi tristi e lucidi e le dita aggrappate alla recinzione metallica di quella che sembrerebbe una barriera all'interno di un campo profughi.

"Bisogna cambiare i decreti sicurezza, interverremo anche sulle multe alle navi Ong che salvano vite", si legge ancora nel manifesto.

Sono stati moltissimi gli utenti del social network che hanno commentato il post .

Perfino gli stessi followers del PD Lazio pur condividendo il messaggio politico hanno aspramente criticato il modo in cui è stato redatto il manifesto.

La scelta di usare l'immagine di un bambino migrante, associandolo allo stabilimento balneare di Milano Marittima frequentato da Matteo Salvini, per attaccare lo stesso capo politico della Lega , non è affatto piaciuta nemmeno ai sostenitori del PD.

Proprio ieri durante la discussione al Senato sull'autorizzazione a procedere contro Salvini nel caso Gregoretti, i parlamentari del Pd hanno fortemente protestato contro il leader leghista, quando questi ha tirato in ballo i propri figli: "papà non è un delinquente e un sequestratore" riferendosi ai suoi bimbi, che leggono quotidianamente gli attacchi al padre sul giornale”.

Da sempre infatti, sia politici e militanti di sinistra hanno sempre sostenuto che i bambini non devono essere utilizzati in politica e per portare avanti certe battaglie politiche.

Ricordiamo tutti la forte polemica scatenata da una parte della stampa dopo che alcuni bambini salirono sul palco della manifestazione della Lega a Pontida.

Restiamo dunque perplessi e sconcertati sulla scelta del PD Lazio di utilizzare il volto di un bambino per un manifesto strettamente politico e provocatorio.

A seguito di tutte queste forti polemiche gli autori del post hanno eliminato la fotografia del manifesto dalla loro bacheca.

Il PD è ritornato sul caso, stavolta tramite la sua pagina Facebook "Conta ciò che viene letto, non quello che si voleva dire. Questo post, realizzato da un giovane collaboratore dei social del PD della Provincia di Roma e rilanciato dai social del PD Lazio, nelle intenzioni, voleva – con forza comunicativa – rivendicare il diritto dei bambini africani a vivere la propria vita in ogni sua sfaccettatura, anche la più leggera e scanzonata. Cosa che faceva l'ex Ministro Salvini mentre teneva gli immigrati dietro a delle reti o sui ponti di navi sotto il sole a 40 gradi. Ma non è stato letto così, ne prendiamo atto, sia chi lo ha fatto che chi lo ha rilanciato. Se abbiamo, come abbiamo, ferito delle sensibilità chiediamo scusa".

Prosegui poi : “E ancora, spiegando la scelta mediatica: "Ci è chiaro che la scala dei diritti di tutti gli esseri umani parte dal diritto di vivere, bere, mangiare, studiare, lavorare, poter scegliere di avere una famiglia e dei figli e che l'ultima esigenza è divertirsi. Abbiamo fatto la scelta, risultata sbagliata, di usare l'ultima delle esigenze perché – assieme al mangiare – è la prima delle esigenze di chi ha leso per 15 mesi e cinque giorni i diritti di tanti esseri umani. Non essere capiti è sempre colpa di scrive e mai di chi legge. Scusate ancora".