Nel cinema, si viaggia nel tempo

Ebbene sì, si è viaggiato nel tempo all'interno del mondo del cinema. Venerdì 12 maggio all'auditorium del Conservatorio di Cagliari, abbiamo assistito alla “prima” dello spettacolo “The Movie Time Machine - A cinematic musical”, portato in scena dalla Compagnia teatrale cagliaritana “Elliot”, ideato e creato da Massimiliano Defraia e con la regia di Cristina Melis.
Un musical fantastico, una storia avvincente e coinvolgente, che narra la storia di una giovane coppia, la bella e scettica moglie Silvia e il maritino nerd Marco. Devono però stare attenti anche, a una coppi di amici, lui vecchio amico di Marco, e lei la giovane moglie subito sospettosa di essere stati mandati via con una scusa e della vista di quello strano macchinario.
Attraverso uno strano macchinario di una fantomatica Ditta, acquistato dal curioso Marco. Marito e moglie ripercorrono, tornando indietro nel tempo, i migliori film della storia del cinema. Essendo, loro stessi vere comparse, senza poter interagire o essere visti dagli attori. Ma sarà così per tutto lo spettacolo?
Gli attori di tutto il cast sono dei veri professionisti, perché non recitano solamente, ma cantano e ballano ottimamente, film eccellenti, diventati dei veri cult dell'universo cinema.
Ballare e cantare con un perfetto inglese, in film che vanno da “Pretty Woman”, a “Mary Poppins”, a “Cantando sotto la pioggia (Singin' in the Rain), non è semplice, anzi evidenzia le loro grandi doti e capacità artistiche. Raramente si sente la cadenza “casteddaia” nel cantato. Tra i vari film elencati, troviamo anche “Pulp Fiction”, “Caffè da Tiffany”, “Kill Bill” e tanti altri.
Ottima performance della band musicale che suona e canta con una cantante straordinaria, dalla voce calda, acuta, un po' blues ed un po' gospel.
Costumi dell'epoca ricostruiti perfettamente. Da evidenziare la straordinaria regia, con dei tecnici luci e suono bravissimi, che riescono a riprodurre non solo perfettamente tutte le scene, ma anche portando dei perfetti effetti sonori, come la pioggia scrosciante o il rumore del traffico notturno, che sembra quasi che i due amici di Silvia e Marco siano davvero in auto.
Due ore che coinvolgono il pubblico in sala, e che addirittura lo porta a cantare e ballare con loro.
Apprezzabile, anche il fatto che, gli attori spesso scendano in sala ad interagire con il pubblico.
Il finale della storia ha un lieto fine: i due sposi per evitare di rimanere bloccati nel tempo, ad uno di loro gli viene cancellata la memoria del loro viaggio” spazio-temporale” e riportati indietro, prima dell'acquisto del macchinario. Si intuirebbe che l'unico a ricordare, sarebbe il marito Marco, che sceglie di non acquistare il macchinario e trascorrere una tranquilla e romantica serata con l'amata moglie.