Emergenza Covid 19: Quali prospettive per la pesca del tonno a Portoscuso ?

29-03-2020 20:39 -

La pesca del tonno nella tonnara di Portoscuso e sempre stato un evento che, a cavallo tra la fine del mese di Aprile e gli inizi di Maggio, catalizza l’attenzione di tante persone e richiama turisti provenienti dalle varie regioni d’ Italia e dall'estero.

Cagliari Live ha chiesto all’ Amministratore Umberto Maccioni della Cooperativa delle Tonnare, quali potrebbero essere i rischi relativi alla pesca del tonno derivanti dall’emergenza coronavirus.

pesca del tonno a portoscuso

Il rischio, - ci risponde Maccioni, - malgrado i divieti, non dovrebbe esserci in quanto la pesca del tonno rientra tra le attività produttive che si possono operare, come indicato anche nell’ultimo decreto emanato dal consiglio dei Ministri.

Potrebbe capitare invece la possibilità che qualche componente dell’equipaggio possa essere contagiato, ed allora, in base alle norme anticontagio, ci dovremo attenere al decreto e bloccare l’attività”.

Il Presidente Maccioni continua dicendo: “ Ne approfitto per confermare che il Rais ( termine usato per definire il capo dei pescatori durante la mattanza ) non cambia, rimarrà sempre il Sig. Ettore Biggio, e, da giorni, stiamo discutendo insieme i contratti di pesca per essere pronti ad aprile”.
Chiediamo a questo punto se potrebbero essere a rischio le sagre del tonno:
“ No, non sono a rischio, - risponde ancora l’Amministratore Maccioni, - a Carloforte stanno già programmando il Girotonno, l’importante manifestazione gastronomica culturale che si svolge in estate che attira ogni anno migliaia di turisti”.

Ringraziamo l’Amministratore della Cooperativa delle Tonnare per il suo contributo.

Possiamo anche aggiungere che la pesca del tonno a Portoscuso è una grande realtà che dovrebbe essere, a nostro parere, assolutamente integrata tra le attività più importanti del Sulcis.

Questa è fonte di lavoro per tanti giovani e non andrebbe assolutamente trascurata.

Nelle due Tonnare , quella di Portoscuso e quella di Carloforte, trovano impiego attualmente 80 persone, impegnate nella pesca e nella lavorazione del prodotto inscatolato.

Anche la Regione dovrebbe rivedere i piani della pesca e le relative quote quindi, per poterne migliorare i vari settori collaterali a loro legati, come, ad esempio, le aziende operanti nella conservazione del tonno stesso.



Fonte: Alessio Boi