Un grido di disperazione arriva da Samassi, una delle aree della Sardegna dove la coltivazione del carciofo è alla base dell’economia del paese.
Ed è proprio in quest’area che si registra un pesante bilancio di perdita economica, stimata in circa 7 milioni di euro.
L’impossibilità di recarsi nei campi per l’acquisto diretto, la chiusura dei ristoranti, la cessazione dei mercatini ambulanti e dei venditori di strada hanno dato una brusca frenata alla commercializzazione del prodotto.
Gli agricoltori sono così costretti a tagliare le “ primizie” dette anche “ mamme” , e gettarle via, per non compromettere lo sviluppo del possibile secondo raccolto.
Nel Video la rabbia e la disperazione di Giovanni Secci, un agricoltore di Samassi.
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