Nessuna proroga per la Convenzione Tirrenia

23-11-2019 11:21 -

Non ci sarà nessuna proroga alla compagnia Tirrenia, il governo lo ha già formalmente comunicato.

Ricordiamo che nei mesi scorsi il Leader di Unidos Mauro Pili aveva presentato un ricorso alla Procura della Repubblica di Roma contro l'eventualità di una proroga della convenzione dello Stato con Cin-Tirrenia.

Questa la sintesi del documento: " “La convenzione dello Stato con Cin-Tirrenia va rescissa e non prorogata.
Chiunque del Ministero delle infrastrutture e trasporti dovesse perseguire la proroga dell'illegittima e illegale convenzione deve essere perseguito penalmente.
Si tratterebbe di un illecito favoreggiamento e arricchimento ingiustificato e ingiustificabile di una società privata.
Lo Stato aveva 8 anni per gestire la nuova continuità territoriale, arrivare all'ultimo momento per poi decidere una proroga significa aver palesemente perseguito il favoreggiamento della ex Tirrenia e di Onorato.
Questa ipotesi non deve nemmeno essere presa in considerazione. Chiunque lo facesse deve essere perseguito anche sul piano erariale per un grave danno alle casse dello Stato”.

Dunque accolta la " denuncia" di Mauro Pili e in risposta con un'interpellanza fatta al governo è stato quindi dichiarato: "La scadenza contrattuale del 18 luglio 2020 ha richiesto l'attivazione, da parte del Ministero, delle procedure per la riassegnazione dei servizi di trasporto marittimo con le isole maggiori e minori, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale.
Il 20 giugno del 2019 il Ministero ha comunicato alla società esercente Compagnia Italiana di Navigazione l'avvio della procedura di riaffidamento del nuovo servizio e quindi la cessazione della convenzione alla scadenza contrattuale. Ai fini della pubblicazione del bando di gara deve essere effettuata una specifica attività istruttoria, in corso di svolgimento, che tenga conto sia del contenuto della delibera dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti n. 22/2019 – che ha, per la prima volta, disciplinato la singola fase dell'affidamento – sia della normativa europea (Disciplina 2012/C 8/03 - Decisione 2012/21 sui servizi di interesse economico generale)".

Quindi, come dichiarato dallo stesso Pili la Regione da un anno era a conoscenza di tutto ma l'assessore ha continuato a negare qualsiasi coinvolgimento.

Da questo quadro emergono quindi alcuni possibili scenari sul futuro del trasporto marittimo da e per la Sardegna,ma come ha concluso Pili nell'articolo del suo Blog : non bisogna abbassare la guardia, dinanzi all'inadeguatezza della regione sarda e della rappresentanza parlamentare sarda occorre vigilare e continuare a perseguire una proposta di nuova continuità territoriale che sappia rispettare il libero mercato ma nel contempo garantire i servizi fondamentali ed essenziali del servizio pubblico!

Per avere un quadro completo leggi la dichiarazione completa di Mauro Pili.
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Fonte: Redazione Cagliari Live