Scultura di Salvini che spara sugli immigrati. La replica del Leader leghista: Istigazione all'odio, deve essere rimossa.

24-11-2019 18:39 -

È stata inaugurata ieri, a Napoli, nello spazio della Galleria Nabi Interior Design una mostra collettiva dal titolo “Virginem= Partena” che già sta animando il dibattito e sollevando non poche polemiche.

L'ex Ministro dell'interno, in una scultura è ritratto in una scena mentre imbraccia una pistola e sta per sparare contro due migranti-zombie che gli stanno di fronte.

Contro l'esposizione della scultura si sono sollevati Matteo Salvini e il suo partito e ne è stata chiesta la rimozione in quanto non si tratta di arte ma di un qualcosa che istiga all'odio.

“Schifezza” utilizzando questo termine Matteo Salvini ha commentato la scultura di Salvatore Scuotto “Cosa non si fa per farsi un po' di pubblicità, che squallore.
La “scultura” che mi raffigura mentre sparo agli immigrati è una vera schifezza, è istigazione all'odio e alla violenza, altro che arte.
Non vedo l'ora di tornare a Napoli per ammirare i fantastici Presepi tradizionali, non queste porcherie“, ha sentenziato Matteo Salvini.
Lo scultore avrebbe agito per farsi pubblicità, cavalcando l'onda della notorietà che un attacco a Salvini gli avrebbe portato, e lo stesso sentimento lo ha espresso Pina Castiello.

La deputata leghista campana, come riporta l'Agenzia Ansa, ha rincarato la dose chiedendo che l'opera venga ritirata dalla rassegna dice: “La scultura che ritrae un improbabile Matteo Salvini in versione pistolero sul punto di sparare a due migranti africani, non ha nulla a che vedere con la produzione artistica.

Piuttosto essa è la plastica rappresentazione di un espediente volgare, pensato solo per bieche finalità autopromozionali.
Spiace che la città di Napoli, capitale dei manufatti in terracotta che rendono famosi in tutto il mondo i presepi partenopei, debba fare i conti con le trovate di pseudo artisti che, pur di guadagnare un attimo di ribalta, non esitano a sfociare nell'istigazione all'odio e alla violenza, gettando peraltro fango su una scuola e una tradizione di grande successo.

Mi auguro che la curatrice della rassegna in cui fa bella mostra questo piccolo “monumento all'odio”, voglia procedere al rapido ritiro della scultura dall'esposizione.

Sarebbe un gesto capace di ribadire la vocazione pacifica e tollerante della città di Napoli.
Ad ogni buon conto, Matteo Salvini che, numeri alla mano, grande impegno ha profuso per Napoli e i napoletani nel corso della sua permanenza al Viminale, non mancherà di ritornare in città nel periodo natalizio. Il nostro leader è infatti desideroso di immergersi nella inimitabile magia dei presepi, quelli si di grande pregio artistico".
Lo stesso scultore, ai microfoni de Il Mattino, aveva spiegato il messaggio che la sua opera voleva veicolare.
“Quando ho iniziato a creare, Salvini era ancora ministro dell'Interno. Ho voluto rappresentarlo come un bambinone che gioca ad un videogame popolato da fantasmi, come si vede dai dettagli della pistola che è intenzionalmente sproporzionata. Dico che il suo messaggio politico è infantile, come una costante Play station in cui bisogna individuare il nemico e abbatterlo“. E infatti, attaccato alla pistola si può vedere anche un cartellino con su scritto “Game over”, la dicitura tipica che compare su uno schermo ogni qualvolta si perde una partita a un videogioco.



Fonte: Redazione Cagliari Live