Coronavirus e carceri: l'aggiornamento di Amnesty Italia sui diritti umani.

11-04-2020 10:43 -

Amnesty International Italia aveva lanciato, pochi giorni fa, l'appello "Nessun Escluso".

Oggi ci aggiorna sulla situazione diritti umani durante l'emergenza mondiale Covid-19.

Il tema più caldo è quello dei centri di detenzione per i migranti al confine tra Stati Uniti e Messico. Si tratta di 200 centri gestiti dalla polizia federale che trattengono circa 40.000 persone in condizioni disumane. Sono famiglie, minori e donne che non hanno accesso a disinfettanti, dispositivi di protezione e prodotti per l'igiene. "Il risultato delle politiche di Trump in materia di diritti umani", affermano.

Critica anche la situazione nelle carceri iraniane. Le proteste, nate per richiedere più misure di sicurezza e per accelerare i rilasci e alleggerire la gravissima condizione di sovraffollamento, sono state sedate nel sangue. Bisogna ricordare che in Iran sono detenuti diversi attivisti e avvocati impegnati nella tutela dei Diritti Umani.

Resta sospeso il processo a Patrick Zaki, attivista e ricercatore di 27 anni detenuto in Egitto. Amnesty invoca il provvedimento umanitario: Patrick è asmatico e fa parte di una categoria a rischio.

Si può contribuire alla liberazione di Zaki andando all’indirizzo https://www.amnesty.it/appelli/liberta-per-patrick/ “Nessuno escluso” si può firmare collegandosi a https://www.amnesty.it/appelli/nessuno-escluso/.

Questa istanza, rivolta al governo, sottolinea la necessità di un "intervento eccezionale per combattere le diseguaglianze e garantire a tutti l’accesso alle cure e alle misure di prevenzione del contagio". Insomma, la salute è un diritto, anche dei più vulnerabili.



Fonte: Francesca Cuccu