Le dichiarazioni, rilasciate durante una diretta instagram con Kat Kerkhofs, presentatrice del canale sportivo Vier, riguardano la partita di ritorno giocata a Milano il 26 gennaio contro il Cagliari, finita 1-1 con reti di Martinez per l’Inter e di Nainggolan per il Cagliari. Queste le parole di Lukaku, secondo quanto riportato dal sito www.calciomercato.com: “Abbiamo giocato in casa contro il Cagliari di Radja Nainggolan e dopo 25 minuti uno dei nostri difensori (Skriniar, ndr) ha dovuto lasciare il campo. Non riusciva a proseguire e quasi svenne. Tutti tossivano e avevano la febbre, ricordo che ero anche infastidito. Quando mi sono riscaldato, sono diventato molto più caldo del solito. Non prendevo la febbre da anni. Non sapremo mai se fosse o meno Coronavirus perché non abbiamo fatto alcun test”.
Questi commenti, alla luce dell’evoluzione dell’emergenza sanitaria Covid-19, fanno pensare che la società nerazzurra abbia trascurato il problema, visto il testa a testa in cima alla classifica con la Juventus. Probabilmente se l’attaccante non si fosse esposto con queste dichiarazioni, la notizia non sarebbe mai uscita fuori e se così fosse si è messa in pericolo la salute dei giocatori e dei tifosi.
A questo punto ci chiediamo se vogliamo un calcio così. Forse, anche nello sport sarebbe opportuno essere sinceri e soprattutto rispettare gli avversari. Questo vale non solo per i giocatori, ma anche per tutto il mondo del calcio, vorremmo un calcio più pulito, che non guardi solo al più forte, ma che rispetti quelle regole che dovrebbero tutelare chi compra l’abbonamento e chi porta il figlio alle partite della propria squadra, cioè i tifosi.
