Uccisa a calci e pugni un mese fa, arrestato il compagno, era coperto dalla madre della vittima

26-04-2020 19:30 -

Una donna di 34 anni, Viviana Caglioni, è stata uccisa a calci e pugni dal compagno, Cristian Michele Locatelli, 42 anni, ora in carcere a Bergamo.

La brutale aggressione risale a circa un mese fa, nella notte tra il 30 e il 31 marzo, ma inizialmente , secondo quanto testimoniato dall’aggressore e dalla madre della ragazza, si era pensato ad una caduta accidentale.

Dalle analisi delle ferite riportate dalla vittima, gli inquirenti hanno capito subito che non poteva trattarsi di una semplice caduta.

Sono così sono iniziate le indagini della Squadra mobile della Questura di Bergamo, che oggi ha comunicato l'arresto del compagn della 34enne.

Locatelli, dopo l'arresto, ha riferito agli inquirenti di avere picchiato la compagna per gelosia, pestandola con calci e pugni alla testa e all'inguine.

La sera dell'aggressione la madre di lei e l'uomo avevano chiamato il 118 dichiarando che Viviana si era ferita per una caduta accidentale, e la stessa versione l’avevano fornita anche agli investigatori intervenuti insieme al personale medico del 118.

Al fine dello sviluppo delle indagini sono state determinanti le intercettazioni telefoniche delle persone coinvolte nella vicenda.

Uno Zio della vittima, presente in casa la sera dell’aggressione, intercettato dagli investigatori mentre parlava al telefono, è stato sentito descrivere quello che era successo nella tragica notte del 30 marzo.

L'uomo, durante una telefonata, parlava della terribile aggressione da parte di Locatelli, i cui violentissimi colpi avevano lasciato Viviana stesa sul pavimento esanime per un'ora, prima che venissero chiamati i soccorsi.

Per l’aggressore, Cristian Michele Locatelli, 42 anni, sono scattate le manette con l’accusa di omicidio aggravato, e la suocera, madre della povera vittima è stata indagata per favoreggiamento dell’assassino.



Fonte: Redazione Cagliari Live