Fatima, la bimba di 3 anni precipitata dalla ringhiera del quarto piano, non ce l'ha fatta.

14-01-2022 19:19 -

Non ce l'ha fatta la piccola Fatima, la bimba di soli tre anni precipitata dal quarto piano ieri sera in via Milano 18 a Torino ( vedi articolo https://www.cagliarilivemagazine.it/bimba-di-tre-anni-cade-dal-quarto-piano-di-una-palazzina-e-gravissima-arrestato-il-pa.htm ) .
Dal comunicato della Polizia di Stato emerge che " All'esito di serrate indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, gli investigatori della Squadra Mobile di Torino hanno sottoposto a fermo Azhar Mohssine., cittadino del Marocco di anni 32, poiché gravemente indiziato dell'omicidio della piccola precipitata nella serata di ieri dall'ultimo piano dello stabile di questa via Milano 18 e deceduta nella mattinata odierna presso l'ospedale infantile “Regina Margherita”.

"Il provvedimento è stato adottato in virtù delle acquisizioni derivanti dagli elementi e testimonianze raccolte nelle prime fasi investigative, che hanno consentito una sommaria possibile ricostruzione del fatto ed una prima qualificazione giuridica, che sarà sottoposta al vaglio del giudice, nelle successive fasi del procedimento."
Lo sconforto dell'intero quartiere è enorme. La prima a depositare dei fiori proprio nel punto ove la bimba è caduta è stata proprio la panettiera, Stefania, che, piangendo, ha appoggiato un mazzo di rose color cremisi screziate di bianco, con attaccato un biglietto con su scritto "Ciao piccola, ora gioca felice con gli altri angeli. Rimarrai sempre nei nostri cuori".

La coppia, che pur essendo tale, non se ne conosce ancora il motivo, viveva in due appartamenti separati sullo stesso pianerottolo, era residente in loco da poco tempo ma già aveva dato motivi di preoccupazione da subito al resto dei condomini per il troppo via vai alquanto sospetto sulle scale, anche quando la mamma della bimba, L.C. italiana di 41 anni, era ancora in gravidanza.

A quanto emerge anche il padre reale di Fatima non era ben visto dai vicini della coppia.
L'uomo, che si è giustificato descrivendo il fatto come una " distrazione fatale " è in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario con dolo eventuale. La Questura di Torino ha deciso che dopo aver vagliato "elementi e testimonianze che hanno consentito solo una sommaria ricostruzione dei fatti", lascerà al giudice la sentenza definitiva.

Angelia Ascatigno