DSU in bilico, ERSU bloccato: "Cercasi DSU", l'appello degli studenti dell'Ateneo

05-07-2022 16:35 -

CAGLIARI - Un futuro incerto quello degli studenti dell'Università sarda, in attesa di una solida presa di posizione dal Presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, il quale nonostante i lunghi ritardi rispetto alle date previste per l'apertura dei bandi, ancora non ha nominato un CdA ed una Commissione di Revisione dei Conti per la gestione dei fondi destinati al sostentamento allo studio dell'ERSU.
Migliaia di studenti in balia dell'ignoto, prossimi a probabilissimi tagli alle agevolazioni universitarie quali il servizio alloggi ( Casa dello Studente o il Sussidio Affitto ), il servizio mensa, le borse di studio ( destinate a tutti gli studenti all'interno di una soglia prestabilita ), le agevolazioni per trasporto, disabilità, accesso facilitato e i fondi per merito.

Senza la presenza di un CdA nominato e di una revisione dei conti, l'ERSU non potrà accedere ai bandi stabiliti al PNRR e presso gli altri enti per distribuire i fondi, dunque la carriera universitaria già in attivo di molti ( e di tantissimi potenziali futuri studenti che ora si definiscono preoccupati ed incerti sulle loro scelte ed immatricolazioni ) rimane un punto di domanda. A data di oggi, manca inoltre l'approvazione da maggioranza ed opposizione, dei bilanci generali.

Circa 1/3 degli studenti frequentanti l'Ateneo usufruisce degli incentivi economici elargiti dall'ERSU, spesso unica fonte di sostentamento agli studi.
Le borse di studio, seguendo le fasce ISEE, vanno da un minimo elargito di € 1600 ad un massimo di circa € 4600, ed in vista dell'ulteriore aumento dei costi vivi per lo studio e del carovita, moltissimi studenti stanno valutando l'emigrazione presso altre facoltà che possano garantire loro il diritto allo studio.
La situazione parte già precaria con l'impossibilità di usufrutto di due Centri dedicati agli alloggi, tra i quali troviamo le infrastrutture destinate agli utenti con disabilità, gli affitti in costante aumento ed il costo dei trasporti quadruplicato e spesso insufficienti ad accontentare gli studenti.
Infine, senza presente del CdA, anche il nuovo Campus di recente realizzazione, rimane solo un ecomostro senza utilizzo.

Nonostante fossero già state elaborate le elezioni universitarie nel 2020, da fine Marzo 2022 il Presidente Solinas decide di non rispondere in modo chiaro e definitivo alle miriadi di sollecitazioni di associazioni studentesche, comitati giovanili, lettere private da parte dei numerosi sindaci dell'isola e nemmeno alle sollecitazioni dell'Ateneo stesso, come dichiarato personalmente dal Rettore Francesco Mola che si descrive "amareggiato del silenzio perpetrato dalla Giunta Solinas, silenzio che metterà a rischio più di 7000 studenti ed il loro diritto allo studio".

Abbiamo dunque posto qualche quesito a Francesco Stochino, membro attivo e referente di "Cercasi DSU", la voce unica e raccolta degli studenti nata grazie alla collaborazione di tutti che sta raccogliendo adesioni e combattendo contro questo atto di negligenza regionale.
Eccovi, dunque, la nostra breve intervista:

1) CERCASI DSU é un collettivo autogestito organizzato da studenti?


2)Come collettivo, si ha l'intenzione di coinvolgere anche altre realtà, per acquisire maggiore forza durante la lotta studentesca?


3)Qualche politico o rappresentante della categoria si é realmente prodigato ad agire?


4)Nel caso la tempistica prevista per l'assegnazione dei fondi scadesse, come si ha intenzione di agire? Ne avete già parlato o analizzerete la situazione più in là?

5)Di quanta perdita monetaria si tratterebbe, in linea di massima? Avete una prospettiva di potenziali rinunce agli studi dovuti a questo contesto, per l'anno entrante?

6)In che settori il carovita e l'aumento dei costi vivi per lo studio hanno lasciato il segno?

7)Essendo un cattivo biglietto da visita nei confronti della Sardegna e della realtà universitaria, siete d'accordo con gli studenti che stanno optando per l'iscrizione presso altre facoltà?

8)State prendendo in considerazione la collaborazione o il mero dialogo con esponenti politici in opposizione alla Giunta Regionale?

9)Trovate che gli studenti e futuri studenti si stiano unendo in modo omogeneo per questa lotta per la difesa del diritto allo studio o trovate ancora delle falle a livello organizzativo per via di contrasti ideologici?

10) La lotta studentesca si protrarrà sino a inizio nuovo anno accademico?

11)Cosa chiedete, brevemente, alla Giunta Regionale?

In questi tempi ostili verso i giovani, nel mirino delle generazioni più grandi che criticano aspramente il loro senso di responsabilità, sacrificio, senso del lavoro e di iniziativa, i giovani stessi imbracciano il loro diritto allo studio affiancandosi alla legge, come risposta contraria a quell'idea che "i più adulti" si sono fatti di questa generazione che nasce già indebitata, svantaggiata, limitata e con poche prospettive di futuro.

Si parla di giovani che non chiedono altro se non quello di potersi realizzare nella carriera di studi e in quella professionale, nel riconoscimento dei loro diritti e nell'ammissione da parte di tutta la società, della loro importanza e del loro valore.

di Sara Venerdiano