Il cittadino Algerino si era presentato nella mattinata di ieri presso l’Ufficio Immigrazione della Questura per avere alcune informazioni in merito al suo permesso di soggiorno.
Ma dagli accertamenti eseguiti dai poliziotti è emerso il provvedimento restrittivo a suo carico, che si fondava su una indagine svolta dalla Squadra Mobile nell’anno 2017, ed avente ad oggetto un sodalizio criminale Algerino dedito alla contraffazione di permessi di soggiorni temporanei per richiedenti asilo politico e finalizzati a garantire la permanenza illegale sul territorio nazionale.
Dopo le formalità di rito il SADHI è stato condotto presso la casa circondariale di Uta.