Crisi post Lockdown: dopo il SARDEX arriva in Liguria il PIGNURIN

16-06-2020 10:18 -

Il sistema di moneta virtuale, dopo il lancio del “Sardex” in Sardegna nel 2016 ora anche la regione Liguria rimpalla la propria moneta virtuale.

Così cita il sito della Confcommercio:
“I commercianti di Ospedaletti, nell'Imperiese, 'battono moneta' e a partire da domani in tutti gli esercizi convenzionati si potranno ricevere sconti e pagare in 'pignurin" da 1, 2 e 5 euro che verranno rilasciati sotto forma di buoni sconto sulla merce. Un modo per favorire il commercio e scacciare la crisi da lockdown".

Una quarantina gli esercizi pubblici e commerciali e le attività di servizi che hanno aderito all'iniziativa che proseguirà in via sperimentale fino al prossimo 30 settembre, con possibilità di essere rinnovata. Il commerciante che tra "dare" e "avere" si troverà a fine iniziativa con un "tot" di pignurin in cassa, potrà monetizzare la cifra in euro, attraverso un fondo cassa dei commercianti.

L'iniziativa è stata resa possibile dal contributo dell'amministrazione comunale e di Confcommercio.” Il Sardex nasce dall’ idea di quattro giovani laureati in Serramanna, piccolo centro di poco più di 9.000 anime in provincia del Medio Campidano.

Carlo Mancosu, Pietro Sanna ed i fratelli Giuseppe e Gabriele Littera, i quali, nel 2009 decidono di dare vita al Sardex, la prima moneta complementare nata in Italia proprio quando la nazione stava vivendo un periodo di forte crisi economica.

Si, ma, come funziona?

Il Sardex è stato concepito ed è nato come una camera di compensazione di debiti e crediti, dove non esiste il tasso d’interesse e la valuta è utilizzata soltanto per acquistare o vendere beni o servizi.

Una sorta di baratto contemporaneo e lo scopo finale non è l’accumulo di Sardex, visto che non si maturano interessi e non si può neanche tramutare la valuta in euro, ma l’incremento degli scambi commerciali tra le imprese.

Tra l’altro, dopo il boom in Sardegna, anche altre regioni italiane si son adeguate all’idea ed alla mentalità, sviluppando altri tipi di moneta virtuale. Ci tengo a precisare che tutto ciò non c’entri nulla con il BITCOIN, che è tutt’altra cosa.

Sono state create anche altre monete complementari in diverse regioni italiane: in Piemonte c’è il Piemex, in Lombardia il Circuito Linx, in Veneto il Venetex, in Emilia il Liberex, nel Lazio il Tibex, in Campania il Felix e infine in Valle d’Aosta è stato appena creato il Valdex.

Al momento il Sardex può contare 3.500 iscritti, in Italia in totale sono 8.500, con un giro d’affari di circa 140 milioni negli ultimi quattro anni, con il numero totale delle operazioni che è cresciuto in maniera esponenziale nel 2016e dato che 1 Sardex vale 1 euro, le statistiche dicono che al momento dell’iscrizione, avendo o un budget di 500 Sardex possiamo iniziare a vendere ed acquistare nel circuito.

Alcuni brokers possono facilitare i contatti tra gli iscritti. “Un ristoratore di Cagliari quindi può richiedere alla mia falegnameria un tavolino nuovo, che io consegnerò ricevendo poi il corrispettivo in Sardex tramite una transazione attraverso il circuito. Al tempo stesso, posso pagare una cena in quel ristorante con la stessa moneta complementare oppure comprare carne da un macellaio o un corso d’inglese da un centro linguistico.” Così cita uno di questi brokers.

Il PIGNURIN , letteralmente, PESCIOLINO, è ideato dal delegato locale di Confcommercio Luigi Giuliani (storico titolare dell’omonimo panificio attivo dal 1968) e l’iniziativa, sostenuta dal Comune di Imperia, prevede l’emissione, a partire dal prossimo lunedì, di alcune banconote ( ufficialmente buoni sconto a forma di banconote ) dai tagli di 1, 2 e 5 pignurin. I commercianti potranno acquistare da una sorta di zecca centrale, gestita dagli stessi promotori, in blocchi da 100. Ogni pignurin varrà un euro e sarà distribuito nelle attività che hanno aderito al progetto, una specie di sconto sulla merce acquistata in negozio.

Ad esempio, se si acquista del pane o fugasse al prezzo di 10 euro, il commerciante riconoscerà al cliente 1 pignurin , cioè l’equivalente di un 5/10 percento di sconto, in sostanza del valore di scambio in euro, che dovrà essere speso obbligatoriamente in un’altra attività della zona e non nella stessa.

Luigi Giuliani così parla nel suo comunicato:” Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa, il Comune per l’importante sostegno e la Confcommercio provinciale per aver partecipato economicamente con un contributo economico. Ogni commerciante verserà in una cassa comune 100 euro per avere 100 pignurin che verranno messi in circolo in proporzione a quanto verrà speso all’interno dei negozi.

Con i pignurin si potranno ottenere sconti fino, addirittura, al 100 percento del valore del prodotto acquistato. Lo scopo è quello di andare a sensibilizzare le persone a consumare in Ospedaletti. Partiremo con l’emissione delle “banconote” lunedì per chiudere il cerchio il 30 settembre”.

Sarà tanto rumore per nulla o alla fine non ci sarà bisogno di uscire dall’euro?

Ciascuna regione avrà una moneta propria?

Torneremo indietro di mille anni o questo si chiama progresso? A Voi il pensiero.



Fonte: Angelia Ascatigno