Colombia: Catturato italiano che intendeva portare un bambino fuori dal paese con documenti falsi

12-12-2019 12:30 -

Il personale di Polizia dell'Areoporto Internazionale di Cartagena, in Colombia, ha arrestato un cittadino italiano di 39 anni, Mirco Coccato, che cercava di portare con se in maniera illegale una neonata di appena 18 giorni.
Mentre era in procinto di imbarcarsi su un volo per l'Amsterdan, i funzionari dell' Ufficio migrazione colombiana duranti i controlli dei dei suoi documenti e quelli della bambina hanno notato un certo nervosismo dell'italiano e da qui sono partiti i sospetti.
"Intendeva portare fuori la bambina, fingendosi il padre biologico, presentandoci il certificato di nascita civile e una lettera di permesso per lasciare il paese firmata dalla madre del bambino, dove confermavamo l'esistenza di un'irregolarità", ha detto il funzionario dell'ufficio immigrazione.
Le informazioni confuse fornite dallo straniero hanno indotto le autorità a pensare ad un possibile caso di tratta, tenendo maggiormente conto del fatto che l'ultima volta che Coccato è entrato nel paese lo ha fatto 17 mesi fa.
"Attraverso i movimenti migratori di entrambe le persone siamo stati in grado di stabilire che c'era un'irregolarità nella paternità, questo perché la madre non ha mai viaggiato all'estero e il cittadino straniero 17 mesi fa non è venuto nel territorio colombiano", ha detto.
Dopo aver verificato l'anomalia, l'autorità ha rintracciato la madre biologica del bambino che, dopo essere stata interrogata, ha confermato che l'italiano non era il padre del bambino.

Non è ancora noto come lo straniero abbia contattato la donna e se ci fosse un pagamento per la madre per consegnare il bambino.

La cittadina ha detto all'autorità che aveva deciso cedere il neonato al turista "in modo che potesse avere una migliore qualità della vita".

Mirco Coccato è stato arrestato e deve rispondere del reato di "soppressione, alterazione e supposizione di stato civile" della neonata, che a sua volta è stata momentaneamente assegnata ai servizi sociali.
Mentre la bambina è stata affidata ad un Istituto per la tutela dei minori.


Fonte: Redazione Cagliari Live