Benvenuti in Qatar, "esempio di integrazione" senza diritti

20-11-2022 20:50 -

"Abbiamo profuso tutti i nostri sforzi per il bene dell'umanità": con queste parole pronunciate dell'emiro Tamim bin Hamad Al Thani, principale responsabile dell'organizzazione dei mondiali del Qatar e capo della famiglia reale, si apre ufficialmente l'evento sportivo dell'anno. Mondiali, quelli del Qatar, tanto fortemente voluti dalla famiglia reale quanto osteggiati dall'opinione pubblica internazionale. Anche da chi, nonostante tutto, ha scelto di parteciparvi da giocatore, ospite o spettatore.


Saranno infatti 28 giorni non-stop di partite (4 al giorno), con 32 squadre disputanti e un'affluenza complessiva di 3 milioni di visitatori da tutto il mondo. E, malgrado gli abbandoni dell'ultimo minuto (come quella della cantante Alicia Keys, che ha ritirato inaspettatamente la propria partecipazione), qualcuno sembra aver deliberatamente ignorato la polemica sui diritti umani che ha investito il mondiale. Sul palco dello stadio Al Bayt si esibiranno infatti, tra gli altri, il rapper americano Lil Baby, la band sudcoreana BTS e due ballerini italiani, Andrea Marici e Martina Saccenti. E anche chi, da pagine web e canali youtube, ha scagliato strali contro l'organizzazione dell'evento e la palese corruzione che l'ha avvolto, dichiara altresì di voler rimanere fedele (con rammarico, per carità) alla tradizione del tifo alla tv.


Le polemiche, peraltro, erano scoppiate già nel 2009, all'indomani dell'assegnazione al Qatar dell'edizione dei mondiali 2022. Un'assegnazione ammantata di sospetti circa la reale integrità della commissione che scelse il Qatar (a discapito di altri Paesi come Stati Uniti o Russia). Come poi ammesso dall'allora presidente della FIFA, Blatter.: "Una settimana prima del Congresso della FIFA l'allora presidente della UEFA Michel Platini mi chiamò e mi disse che il nostro piano [di assegnare i Mondiali a Russia e Stati Uniti] non avrebbe funzionato". Continua Blatter "Mi disse che l'allora presidente francese Nicolas Sarkozy, in contatto con il principe ereditario del Qatar, gli aveva chiesto di fare il possibile per assegnare il torneo al paese arabo. Sei mesi dopo, il Qatar acquistò aerei da caccia francesi per 14,6 miliardi di dollari". Non sembrerebbe dunque una casualità, alla luce di questa dichiarazione, l'acquisizione da parte del Qatar del Paris Saint-Germain, pochi mesi dopo il congresso della FIFA . Così come acquisterebbero maggiore consistenza le voci secondo le quali, gli stati che durante il congresso votarono per il Qatar, ricevettero da esso ingenti sconti sulle forniture di gas.


Questione spinosa tanto quanto quella dei diritti civili, in un paese in cui l'omosessualità è un reato condannabile con 7 anni di reclusione, le donne sono relegate a una quasi totale subalternità alla figura maschile e i lavoratori stranieri sono sfruttati sistematicamente nella costruzione di infrastrutture atte a modernizzare il Paese. Si stima che, dal 2009 al 2019, in vista dei mondiali, siano stati 15.000 i morti sul lavoro, a causa di esplosioni, crolli o malattie cardiovascolari legate alle temperature infernali della regione. La maggior parte di essi, provenienti da Paesi poverissimi come Pakistan, India, Bangladesh e Nepal, sono stati costretti anche a turni di 12 ore per stipendi da fame, ma sono oltre 34.425 le denunce di chi sostiene di non ricevere lo stipendio da mesi. Condizioni che costringono i più negletti a vivere in condizioni di estrema marginalità, spesso in appartamenti sovraffollati. Sistematica è la pratica della confisca dei passaporti da parte dei datori di lavoro per non permettere a questi di fuggire dal Paese. D'altronde, la legge (modificata solo nel 2020), ha a lungo tutelato gli interessi degli imprenditori, negando ai lavoratori il diritto di cambiare impiego.


Ma tant'è, i profitti valgono enormemente più delle vite di decine di migliaia di anonimi diseredati e quindi "the show must go on". Questo sembra il succo del discorso dello stesso presidente della FIFA Infantino, che, in occasione della conferenza stampa di apertura dei mondiali, ha così dichiarato "Come la Svizzera a poco a poco è diventata un esempio di integrazione, così sarà per il Qatar. L'Europa dovrebbe fare come il Qatar, creare condizioni legali per i lavoratori stranieri. Certo, le riforme hanno bisogno di tempo, di anni e anni. Ma chi è qui in Qatar, da lavoratore straniero, lo è in maniera legale e ha tutta l'assistenza, anche sanitaria. In Qatar ognuno è benvenuto di qualunque religione, di qualunque orientamento sessuale sia".

Fonte: Sara Ludovica Pala