Swim’n’Swing vola ad Harvard

12-01-2023 08:30 -

Il team del progetto nato a Ozieri invitato d'eccezione nella prestigiosa università per spiegare come l'unione tra sport, musica e scienza diventa inclusione.


Tra pochi giorni il progetto Swim'n'Swing, nato tra le piscine di Ozieri, Sassari e Quartu Sant'Elena, sbarcherà ad Harvard.

Un bel viaggio quello dalla Sardegna all'America, un viaggio iconico della strada che il progetto ha fatto dalla sua nascita ad oggi, della crescita, dell'evoluzione che ha avuto negli anni grazie soprattutto al suo fondatore ,Dario Masala, ma anche a tutte le altre figure professionali che ne sono diventate membri essenziali.

“Il nuoto è ritmo”, questo è ciò che si legge aprendo il sito ufficiale dedicato al progetto; una frase che effettivamente riassume in sé le caratteristiche fondamentali del metodo.
Dario Masala ha infatti intuito e dimostrato che i movimenti che i nuotatori fanno in acqua sono scanditi da ritmi precisi, pertanto possono essere musicati, suonati creando melodie, musiche, addirittura canzoni che li accompagnino e li rispecchino.
Da qui Masala, già istruttore FIN, istruttore FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico), musicista e musicoterapista è riuscito a elaborare un metodo che, unendo il nuoto alla musica, aiuti persone con diverse tipologie di disabilità a migliorare nei movimenti.

Inoltre gli atleti stessi diventano musicisti poiché per comprendere e assimilare ancora meglio il ritmo che poi riportano in vasca sono chiamati a suonarlo essi stessi con uno strumento ( alcuni il basso, altri le percussioni, qualcuno anche la tastiera).

I miglioramenti riscontrati negli allievi affetti da disabilità sono stati sorprendenti tanto che il metodo ha nel tempo destato la curiosità di professori, ricercatori e scienziati di alto calibro come la dottoressa Michela Fagiolini, professore associato di Neurologia all'Harvard Medical School e la dottoressa Francesca Cavicchiolo, (Foto a sinistra) neuroscenziata d'eccellenza del Boston Children's Hospital. francesca cavicciolo

Grazie al loro supporto, il percorso didattico Swim'n'Swing è stato esteso anche ad un approccio maggiormente psicomotorio in bambini affetti da disabilità.
Il team di professionisti dunque si è presto allargato a musicoterapisti, neuroscienziati , psicomotricisti funzionali e, come afferma proprio la dottoressa Cavicchiolo " la multidisciplinarietà di chi lavora all'interno del progetto è uno dei maggiori punti di forza poichè aiuta gli allievi a raggiungere un benessere completo, sia del corpo ma anche della mente".

Il ritmo e la musica sono la vera essenza del metodo, due elementi che ci connettono con noi stessi e che ci permettono di migliorare nella performance fisica in quanto il movimento in sé è ritmo.

Ma musica, ritmo e movimento sono, soprattutto per coloro la cui disabilità invalida la comunicazione verbale, mezzi per esprimersi.

Come infatti sottolinea la dottoressa Virginia Dellagiovanna, musicoterapeuta, musicista e songwriter nonché membro fondamentale dell'equipè che opera nell'ambito del progetto Swim'n'Swing, " la musica e dunque la musicoterapia hanno un potere regressogeno che ci riporta alla comunicazione innata non verbale, comunicazione che permette l'espressione delle emozioni più sincere".
virginia dellagiovanna
Ecco quindi che il metodo si dimostra utile anche nel miglioramento della comunicazione con soggetti autistici, ad esempio.
La stessa dottoressa evidenzia anche come il progetto abbia un altro risvolto importante, ovvero quello di avvicinare gli atleti e gli allievi all'apprendimento dell'utilizzo degli strumenti musicali: " In un'epoca in cui la musica è sempre più tecnologia, creazione artificiale tramite computer, Swim'n Swing si dimostra importante nella riscoperta del suono del singolo strumento, del contatto fisico con esso, dell'apprendimento della tecnica”.

La figura del musicista acquista dunque grande importanza e trova uno spazio nuovo dove potersi esprimere, reinventare, trovare nuovi stimoli per il proprio lavoro.

Non stupisce dunque che il protocollo sia oggetto di grande interesse e grandi riconoscimenti anche dal mondo musicale: testimonial d'eccellenza è infatti Saturnino Celani, celebre bassista e compositore che lavora con personaggi del calibro di Jovanotti e Battiato, che crede fermamente nel progetto : "La musica è terapeutica, è un farmaco a tutti gli effetti" queste le sue parole, " La musica ti motiva quando credi di non farcela, ti rilassa se sei nervoso, ti rasserena se sei triste, il ritmo scandisce i movimenti; un progetto che ha come perno centrale la musica non può che ottenere grandi risultati e penso che per un musicista utilizzare la sua competenza per fare del bene,
per curare, sia la più grande soddisfazione". saturnino

Swim'n Swing dimostra di essere un metodo davvero totalmente inclusivo sotto vari aspetti: può essere applicato su qualunque soggetto ( atleti professionisti o amatoriali, persone portatrici o non portatrici di disabilità, adulti o bambini), combina scienza, arte e sport, porta gli atleti a diventare musicisti e i musicisti a diventare atleti permettendo agli uni e agli altri di apprendere nuove capacità e scoprire nuove passioni e l'obiettivo che tutti raggiungono è un maggiore benessere generale, a 360 °.

Non è un caso, dunque, che questo “orgoglio sardo” sia giunto fino ad Harvard e certamente se ne sentirà parlare sempre di più.



Laura Busonera