Il Tar sospende Ordinanza sui migranti. Musumeci: chiedo ancora una volta di proclamare lo stato di emergenza su Lampedusa

27-08-2020 20:17 -

L'ordinanza di chiusura degli hotspot e centri di accoglienza in Sicilia emessa sabato scorso dal Presidente della Sicilia Nello Musumeci è stata sospesa dopo che il Viminale ha presentato ricorso al Tar.

Il presidente della Terza sezione del Tar di Palermo, Maria Cristina Quiligotti, ha accolto l'istanza cautelare presentata dal governo e ha sospeso l'esecutività del decreto del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che prevede la chiusura degli hotspot e dei centri di accoglienza per migranti presenti sull'isola. La camera di consiglio è stata fissata per il 17 settembre prossimo.

Nel frattempo, però circa 800 migranti sono stati trasferiti in altri centri, rendendo un pochino più vivibile la situazione estrema nell'hotspot di Lampedusa.

Questa la dichiarazione del Presidente della Sicilia Musumeci:

"Quella adottata dal magistrato del TAR di Palermo è una decisione cautelare che non condividiamo e che è stata assunta senza neppure ascoltare la Regione, come può essere concesso a richiesta della parte e come noi abbiamo formalmente chiesto, non avendo potuto depositare le nostre difese. Tuttavia, se in pochi giorni sono stati trasferiti oltre 800 migranti è la dimostrazione che serve denunciare il problema ad alta voce. Sulla nostra competenza in materia sanitaria non faremo un solo passo indietro. Martedì mattina sarà a Lampedusa la nostra task force e nei giorni successivi saranno verificati accuratamente gli oltre 40 centri di accoglienza che sono censiti in Sicilia. È una battaglia di civiltà dalla quale non ci possiamo esimere. Al governo di Roma chiedo ancora una volta di proclamare lo “stato di emergenza” su Lampedusa" e di esercitare nei fatti le competenze che rivendica. Altrimenti sono solo chiacchiere e i problemi restano tutti sulle spalle e sulla pelle dei siciliani".

Intanto, non si fermano gli sbarchi, ( oltre alla Sicilia continuano gli sbarchi fantasma anche in Sardegna) , e cresce la tensione tra gli operatori di polizia dopo il sospetto di un nuovo caso di contagio tra gli agenti in servizio nell'hotspot di Lampedusa.

"Troppi operatori - dichiara Giovanni Assenzio, segretario provinciale Usip Palermo - sono a serio rischio contagio all'hotspot di Lampedusa. La questione migranti continua ad essere gestita nel modo sbagliato. Non è più possibile che il prezzo da pagare, per le inefficienze gestionali a livello politico, ricada sempre sulle forze dell'ordine. Adesso ci aspettiamo che vengano messi in atto tutti i protocolli sanitari previsti per mettere in sicurezza ed evitare ulteriori contagi tra il personale operante in quel centro e gli sbarchi tra i colleghi dell'XI Reparto mobile di Palermo".

Oltre al caso emerso oggi, aggiungono dal sindacato Siulp, sono in corso gli accertamenti per un altro operatore. Per il segretario generale provinciale Francesco Quattrocchi è "improcrastinabile l'applicazione di misure operative di utilizzo del personale impiegato che, pur se utilizzato per le peculiari funzioni, deve essere posto nelle migliori condizioni di tutela sanitaria previste dalle vigenti disposizioni ministeriali emanate in materia, dal primo momento della diffusione della nota epidemia".



Fonte: Redazione Cagliari Live