Biancareddu contro AES. “Nessuna assenza di dialogo ma fatti concreti”. La replica dell’Associazione Editori Sardi “l’assessore non divaghi e risponda nel merito sui fondi”

11-09-2020 17:34 -

Dura presa di posizione dell’Assessore regionale della Pubblica Istruzione e Cultura, Andrea Biancareddu, nei confronti dell’AES (Associazione Editori Sardi) che nei giorni scorsi hanno pesantemente e falsamente accusato l’esponente della Giunta Solinas di totale disinteresse nei loro confronti. “Certamente non corrisponde al vero l’affermazione che lamenta l’assenza di dialogo o di riscontri - ha sottolineato Biancareddu - visto che la struttura dell’assessorato ha sempre operato, in nome e per conto del sottoscritto ed ha sempre dato piena disponibilità, analizzando puntualmente le proposte avanzate, valutandone la fattibilità amministrativa e la cantierabilità e fornendo i relativi riscontri. Per questo non trovo giustificabile sia i toni e le modalità della protesta dell’Associazione.”
“ La verità vera- continua Biancareddu - è che l’AES pretende a tutti i costi di avere un dialogo diretto e una interlocuzione continua e unica. La pretesa richiesta di essere destinatari diretti dei fondi previsti a favore degli Enti locali, per la organizzazione delle fiere regionali destinate alla promozione del libro edito in Sardegna, non può essere accolta e che i medesimi Comuni pianificano, organizzano e gestiscono gli eventi in completa autonomia. Non può essere accolta la richiesta di affidare all’AES, in trattativa privata, le manifestazioni, tendenti a promuovere il libro edito in Sardegna. Resta ovviamente inteso che, con riferimento alla Fiera del libro di Macomer, che qualora l’edizione 2020 di tale manifestazione dovesse essere annullata, sarà mia cura dare mandato agli uffici per spostare le somme sugli altri capitoli che prevedono interventi a favore del vostro comparto e che, dunque, non farò andare in economia alcuna somma.”

La Giunta Regionale ha deciso di utilizzare le risorse originariamente destinate alla partecipazione della Regione al Salone del Libro di Torino e alla Buchmesse di Francoforte, per supportare le aziende editrici locali con l’assegnazione di contributi finalizzati alla promozione delle novità librarie edite negli ultimi 3 anni (totale euro 100.000). Con altra Delibera sono stati previsti interventi a sostegno dell’editoria libraria con la concessione di contributi per l’acquisto di materie prime e servizi e interventi a sostegno della stampa periodica regionale e locale (totale 200 mila euro).

Per quanto riguarda le pubblicazioni in lingua sarda abbiamo approvato in via definitiva uno stanziamento di 250 mila euro per la realizzazione di opere editoriali in formato cartaceo o multimediale da parte delle aziende editoriali operanti in Sardegna.

Il bando verrà pubblicato nelle prossime settimane. E’ necessario e doveroso poi ricordare che, in questi mesi di emergenza, sono state approvate, prima dalla Giunta regionale, e poi dal Consiglio regionale numerosi altri provvedimenti contenenti misure di sostegno al mondo dell’impresa, di cui uno destinato ad un numero limitato di comparti, tra cui l’editoria, e gli altri a favore di tutte le imprese sarde, a cui, dunque, possono accedere anche le imprese appartenenti alla filiera del libro. Gli interventi a favore dell'editoria libraria, ambulanti, tecnici dello spettacolo, agenzie di viaggio, tonnare, mitilicoltura, apicoltura e settore vitivinicolo, con una dotazione di 2 milioni di euro, prevede la concessione di aiuti diretti in conto occupazione a favore dei soggetti interessati, che saranno erogati secondo la procedura "a sportello" e varieranno, sulla base del numero degli addetti e degli effettivi in servizio, da un minimo di 2.000 euro a un massimo di 3.000 euro.

Con il Fondo Emergenza Imprese Sardegna sono previsti interventi di sostegno indirizzati a favorire sul territorio regionale la ripresa economica delle attività imprenditoriali.

A questo comunicato L’AES replica a Biancareddu punto per punto:

“Non trascinatemi in polemiche, non mi interessano. Il dato nuovo è che, a partire dalla prossima stagione, le manifestazioni di promozione del libro saranno organizzate in sinergia con Aes e con gli enti locali. Chi è interessato deve stare in questo schema di collaborazione”.

Con queste dichiarazioni all’insegna del fair play l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione Andrea Biancareddu, nel novembre del 2019 inaugurava una nuova stagione politica, dopo la disastrosa esperienza del Salone del libro di Torino.

Nel comunicato stampa diramato oggi (11 settembre) l’assessore invece afferma (in risposta alla denuncia fatta dai vertici AES dell’assenza di interlocuzione) che l’Associazione “pretende a tutti i costi di avere un dialogo diretto e una interlocuzione continua e unica”.

«Occorre chiarire e replicare in maniera incontestabile a queste affermazioni offensive – sostengono i verti AES – con dati e documenti alla mano: AES, in qualità di unica associazione di categoria esistente in Sardegna da quasi 35 anni, in rappresentanza della quasi totalità del comparto e a norma di legge, ha giustamente e doverosamente partecipato ai tavoli tecnici istituiti dall’Assessorato per risolvere le gravissime problematiche, tuttora in corso, generate dall’emergenza sanitaria. Che si aggiungono, a uno scenario di per sé sofferente e non confortato da un adeguato sostegno negli anni.

Si è trattato, come ribadito nel nostro comunicato del 4 settembre scorso, di un tavolo tecnico parzialmente proficuo, perché privo di indirizzo politico, al contrario di quanto dichiara l’assessore Biancareddu. Se è vero che la direzione generale e il settore, disponibili al riguardo, ci hanno ripetutamente invitato a interloquire con la parte politica per ottenere il benestare alla conversione totale dei 220mila euro destinati alla promozione e al sostegno dell’editoria libraria locale, questo perché il solo assessore si opponeva, nel silenzio, alla nostra reiterata richiesta di destinare le risorse non all’AES, si badi bene, ma all’attivazione di bandi volti al sostegno diretto delle aziende del settore e al comparto nel suo insieme.

Abbiamo più volte tentato di avere un dialogo con l’on. Biancareddu, non per velleità di sterile rappresentanza ma per dare una risposta alle sollecitazioni che ci giungevano costantemente dalle case editrici. E che ancora adesso ci giungono. Ma l’assessore non ha mai dato esito alle nostre richieste, non ha siglato alcun riscontro a una corrispondenza elaborata a senso unico, disattendendo non la prassi, ma le basilari regole della politica: la concertazione programmatica con i portatori di interesse.

Purtroppo il comunicato diramato dall’assessorato evidenzia la totale assenza di rispetto, conoscenza e consapevolezza del ruolo svolto dal libro sardo, sia nell’arbitrarietà di giudizio politico su un’associazione che ha il solo torto di essere pluralista, indipendente e politicamente autonoma, che riguardo al suo profilo di alta progettualità e di competenza, di cui anche la Regione si è avvalsa nella diffusione e nella promozione dell’immagine e della cultura della Sardegna nel mondo.

Ci rincresce davvero dover contestare pubblicamente le affermazioni offensive dell’assessore, quando sostiene “che l’AES pretende a tutti i costi di avere un dialogo diretto e una interlocuzione continua e unica. La pretesa richiesta di essere destinatari diretti dei fondi previsti a favore degli Enti locali, per la organizzazione delle fiere regionali destinate alla promozione del libro edito in Sardegna, non può essere accolta e che i medesimi Comuni pianificano, organizzano e gestiscono gli eventi in completa autonomia”.

Sono affermazioni deprecabili e che non corrispondono al vero. In mesi e mesi di contrattazione con la sola struttura, privati di una commissione regionale per l’editoria che pure è prevista dalla legge 22, attivi incessantemente nell’esclusiva azione di difendere i diritti degli editori sardi, abbiamo chiesto di attivare bandi e di avviare un’ampia gamma di azioni a supporto del comparto.

Altresì non corrisponde al vero che la legge 22 è una norma a supporto degli enti locali, bensì delle aziende editrici.

Purtroppo dobbiamo constatare anche in questa sede, e a fronte di dichiarazioni dai toni così aspri e nervosi, che Biancareddu elude ancora una volta la nostra richiesta di aprire una vertenza diretta e sacrosanta sull’impiego di quei minimi fondi, ma ha l’ardire di intavolare un braccio di ferro mediatico e inutile sull’impiego di somme che altri settori considererebbero ridicole.

Non abbiamo alcuna pretesa, se non quella di vigilare in modo serrato e attento sull’applicazione della norma. Ci restano le dichiarazioni insufficienti dell’assessore, che parla solo della Mostra del libro in Sardegna, e tace sui restanti fondi, che pare abbiano preso la strada del proprio Comune di appartenenza».




Angelia Ascatigno