A Cagliari il primo intervento di fistola artero-venosa per emodialisi per via endovascolare

29-03-2024 15:58 -

CAGLIARI - Nell'ambito dell'innovazione medica in Sardegna, un significativo passo avanti è stato compiuto nel campo della nefrologia con l'esecuzione del primo intervento di creazione di una fistola artero-venosa per emodialisi attraverso una procedura endovascolare.
Questa tecnica pionieristica, attuata presso il reparto di Radiologia del P.O. SS Trinità della ASL di Cagliari, segna un momento importante non solo per la regione ma anche per l'Italia, posizionandosi tra le prime esperienze di questo genere nel paese.

La Sardegna registra un'incidenza di nuovi casi di pazienti dializzati tra le più alte d'Italia, con circa 286 nuovi pazienti all'anno. Normalmente, l'accesso per l'emodialisi viene garantito attraverso la creazione chirurgica di una fistola artero-venosa, una procedura che implica un breve periodo di ricovero ospedaliero.
L'innovazione portata dal team di specialisti della ASL di Cagliari risiede nell'utilizzo di dispositivi all'avanguardia che permettono la realizzazione di questo accesso in maniera minimamente invasiva, mediante tecnica totalmente percutanea e sotto guida ecotomografica, riducendo significativamente i tempi di procedura e di recupero per il paziente.

Il successo dell'intervento è frutto della collaborazione tra diverse unità operative: la Radiologia Interventistica, guidata da Stefano Marcia, e la Nefrologia, sotto la guida di Stefano Murtas, con il supporto fondamentale dell'unità di Anestesia e Rianimazione, diretta da Mario Cardia. La procedura, eseguita dai radiologi interventisti Emanuele Piras e Giorgio Galassi con l'ausilio dei nefrologi Gianluca Pisano, Maura Orrù e Fabrizio Macis, ha visto anche l'importante contributo dell'assistenza anestesiologica fornita da Alessandra Gambardella e Valeria Figus.

Questa procedura, che richiede solo circa 30 minuti per essere completata – contro i 90 minuti necessari per la tecnica chirurgica tradizionale – si svolge in regime di day surgery, permettendo al paziente una pronta dimissione dopo un breve periodo di osservazione.
A una settimana dall'intervento, i pazienti trattati hanno mostrato un'ottima ripresa, testimoniando l'efficacia e la sicurezza della procedura.
Questo traguardo rappresenta un importante avanzamento nel trattamento dei pazienti nefropatici in Sardegna, offrendo una nuova prospettiva per la gestione dell'accesso vascolare per emodialisi, con benefici significativi in termini di minor invasività, tempi di recupero ridotti e miglioramento della qualità di vita dei pazienti.

Salvatore Garau




Fonte: U.S. Asl Cagliari