Villacidro. Andava a trovare l'amico e ne approfittava per rubare l'oro di famiglia e rivenderlo. Denunciato un 18enne

15-11-2020 10:00 -

I carabinieri di Villacidro qualche sospetto su di lui ce l’avevano, ma non riuscivano a saperne di più: si trattava di un 18enne incensurato del posto.

Questi si era presentato da un “compro-oro” con dei gioielli, ma il negoziante aveva arricciato il naso di fronte a un venditore troppo giovane, non glieli aveva presi. Siamo a metà di ottobre scorso. Il commerciante si era rivolto poi ai militari della locale Compagnia mettendoli in allarme.

Per gli investigatori si tratta spesso di fare dei collegamenti fra più situazioni e quando, una settimana fa, una signora aveva denunciato alla Stazione dei Carabinieri di Villacidro di essersi appena resa conto che qualcuno, in epoca imprecisata, aveva sottratto una parte dei suoi gioielli dal comò di casa, l’indagine aveva preso le mosse.

Intanto, dal momento che i gioielli non erano stati portati via tutti e che non erano mai state riscontrate delle effrazioni a porte e finestre, si poteva immaginare che la mano lesta avesse avuto un accesso normale in quell’abitazione, appartenendo dunque a una persona di famiglia o un amico.

I militari prendevano contatti con tutti i compro oro della giurisdizione, che hanno l’obbligo di legge di fotografare gli oggetti che ricevono, di tenere insomma memoria degli acquisti compiuti e di chi li ha venduti o dati in pegno.

Con un lavoro certosino i carabinieri riuscivano a mostrare alla vittima del furto, moltissimi oggetti, fra i quali la donna ne riconosceva diversi.

Purtroppo alcuni erano già stati fusi, altri erano in viaggio per la Toscana, per Arezzo, ove sarebbero stati riciclati per la produzione di altri monili in oro.

Di questi veniva ordinato il rientro in sede, come richiesto dai carabinieri e la signora poteva recuperarli. Mancava solo il nome del primo venditore, di colui che li aveva ceduti al compro oro.

Il nome emergeva dall’apposito registro, anzi da due registri rispettivamente di Guspini e di Sanluri, relativi a due distinti “compro oro” e per la signora la sorpresa era molto sgradevole: si trattava di un amico del figlio, sempre amorevolmente accolto in casa.

Evidentemente aveva approfittato di alcuni attimi di distrazione da parte loro e della fiducia concessagli, per portare via l’oro, limitandosi a piccole saltuarie sottrazioni, per non dare nell’occhio.

Ora su di lui pende una denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari. Inutile dire che l’amicizia è ormai miseramente naufragata.

( M.M.T. )


Fonte: Redazione Cagliari Live