CAGLIARI : A Torino senza Godin e Nandez

20-11-2020 18:24 -

Il difensore Uruguagio positivo al Covid-19, il centrocampista fermo per precauzione

E’ un Di Francesco scuro in volto quello che ha presentato la gara contro la Juventus.

Il mister rossoblu ha, infatti, espresso dissenso e amarezza verso un calendario che, a suo avviso, non è congeniale agli impegni di Nazionali e Club.

La sosta ha restituito all’allenatore abruzzese più problemi che note positive. Godin positivo al coronavirus e Nandez fermo ai box per precauzione, Liko infortunato si aggiungono agli altri indisponibili per la trasferta piemontese.

Questo pone le basi per vedere un Cagliari rivoluzionato nell’impegno di domani sera contro la “Vecchia Signora”.

Possibile l’impiego dal primo minuto di Tripaldelli sulla sinistra. Il ragazzo si è allenato con la squadra negli ultimi due giorni e potrebbe partire titolare, chiudendo la linea difensiva che sarà quasi sicuramente composta da Klavan e Walu al centro e Zappa, ottima la sua prova in U-21, sulla destra.

Dalla cintola in su niente sbilanciamenti da parte di Di Francesco che non scopre le carte per non favorire, semmai ce ne fosse bisogno, il collega Pirlo, anche se ci è parso di capire che potrebbe essere un Cagliari più coperto ed equilibrato rispetto a quello visto nelle ultime uscite.

Davanti ci si può aspettare un pò di tutto; non è esclusa la pista che porta all’impiego di due attaccanti puri.

Di Francesco ha sottolineato quanto sia importante l’approccio alla partita, premendo sul concetto di sacrificio da parte di tutti, soprattutto nella fase difensiva, nella corsa e nella collaborazione tra compagni, poichè la Juventus, come dicono i numeri, è una squadra che può farti male ad ogni azione.

I piemontesi hanno tanti uomini pericolosi che possono spostare gli equilibri della gara e tanta intercambiabilità in ogni ruolo, vedi, per esempio, la crescita in incisività di Morata.

“Il Cagliari dovrà mettere in campo tutti i concetti sui quali mi sono soffermato finora, a partire dalla propria identità, non dovremmo aver paura di accettare e di proporre l’uno contro uno, dobbiamo essere agguerriti su ogni pallone, avere tanta corsa, non solo in questa partita ma in tutto il campionato” dice Di Francesco.

Il mister si è espresso anche sul lavoro da effettuare con i giovani: “I ragazzi vanno sorretti e protetti ma credo sia giusto anche pretendere, un poco di bastone e un poco di carota, sempre partendo dalla loro disponibilità a crescere e imparare, poi sta a noi, addetti del mestiere saperli aspettare e non giudicarli troppo presto”.



Fonte: Giambattista Marongiu