a seguito di attento esame della banca dati del Ministero dell’Interno si accertava che la stessa, oltre avere numerosi alias e precedenti penali per furti e rapine improprie commessi tutti in Sardegna negli ultimi anni, era destinataria di un ordine di carcerazione emesso in data 7 maggio 2019 dalla Procura della Repubblica di Cagliari, data dalla quale la donna era di fatto latitante e ricercata.
La donna, in questi ultimi anni, aveva lavorato presso più famiglie dando sempre generalità diverse al fine di eludere le ricerche della polizia e, in ogni circostanza, aveva sottratto beni ai proprietari.
Non conoscendo il domicilio della donna, la si è contattata telefonicamente per concordare un incontro di persona nel centro di Cagliari simulando la proposta di un nuovo contratto di lavoro; presentatasi all’appuntamento, la donna è stata tratta tratta in arresto.
Al termine della redazione degli atti la MATEI veniva tradotta presso la Casa Circondariale di Uta (CA) al fine di espiare la pena della reclusione di anni 2.
L’arresto rientra nell’azione di contrasto posta in essere dalla Squadra Mobile contro i furti in abitazione e le truffe ai danni di persone anziane e sole;
talvolta tali reati sono perpetrati nei confronti di anziani che hanno necessità di assistenza domiciliare e ad opera di colf o badanti infedeli che approfittano della minore difesa delle vittime.