Il valore della collaborazione: il Trattato dell’Eliseo

22-01-2021 22:39 -

La storia è maestra di vita e dalla sua analisi si deduce quanto i conflitti a nulla servano e a nulla portino, a differenza della pace e della unione. Unione sancita, il 22 gennaio 1963, dal Trattato dell’Eliseo tra Francia e Germania, al termine di una conferenza a Parigi. Il trattato ebbe una valenza cospicua perché pose fine alle annose ostilità tra due nazioni che non furono certo tenere l’una nei confronti dell’altra.


Il trattato dell’Eliseo stabilì un accordo di collaborazione in ambiti di grande importanza tra le due potenze, a partire dalla sicurezza sino allo sviluppo economico e culturale. Tra i fautori di questo momento, un passo essenziale nel rafforzamento della Comunità europea, emergono le figure del generale De Gaulle – all’epoca presidente della Repubblica francese – e il cancelliere della Repubblica Federale di Germania – ovvero la Germania Ovest durante la Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica - Konrad Adenauer.


Grazie a questo cruciale passo, Francia e Germania misero una volta di più alle spalle quello spirito revanscista che stava alla base dei loro dissapori. Tutto cominciò, infatti, al termine della guerra franco-prussiana che causò la fine dell’impero di Napoleone III. Il revanscismo d'oltralpe toccò il suo apice una volta terminato il primo conflitto bellico quando i francesi poterono mettere in ginocchio i rivali tedeschi in base alle durissime imposizioni sancite nel trattato di Versailles risalente al 1919: perdita di tutte le colonie tedesche, la restituzione dell’Alsazia-Lorenza alla Francia, la militarizzazione francese delle regione della Ruhr. Vere e proprie stilettate all’orgoglio tedesco che furono alla base della cieca furia di Hitler e del suo folle disegno totalitario.


A distanza di tanto tempo, il Trattato dell’Eliseo ha continuato a essere rimembrato e celebrato: infatti, nel 2013 venne ideata una moneta commemorativa da 2 euro, raffigurante i volti di De Gaulle e Adenauer, mentre nel 2019 fu ripreso il trattato del 1963 e completato con il trattato di cooperazione franco-tedesco di Acquisgrana firmato da Emmanuel Macron e Angela Merkel. Trattato che stabilisce una volta di più che «il genere umano – come sostenuto dallo scrittore rumeno naturalizzato statunitense Elie Wiesel deve ricordare che la pace non è il dono di Dio alle sue creature; la pace è il dono che ci facciamo gli uni con gli altri». Dono da preservare, dono da salvaguardare e di cui mai bisogna scordarsi.



Fonte: Mattia Lasio