Padre si oppone all'allontanamento del figlio. Domani conferenza stampa ore 10,00 presso l’Hotel Cristallo di Giulianova.

23-01-2020 21:29 -

Si svolgerà domani 24 Gennaio alle ore 10,00 presso l'Hotel Cristallo di Giulianova. una conferenza stampa a sostegno del caso di Tortoreto.

Il caso:

Non ha aperto la porta agli assistenti sociali e a due carabinieri.
Il padre G.D, 53 anni si è opposto al terzo tentativo di prelevare il figlio di 14 anni e portarlo via dalla sua abitazione.

La storia drammatica si svolge a in un piccolo centro in Val Vibrata, Tortoreto.

Il minore martedì prossimo, su disposizione del Tribunale dei minori dell'Aquila, verrà tolto al padre e «collocato», come da linguaggio giuridico, dalla madre.

Per il 14enne significa cambiare casa, ancora regione, ancora scuola, ancora amici e lasciare il padre con il quale vive da 2017 e che oggi, secondo quando scritto dai giudici minorili, non è più un buon padre tanto da «sospendere la responsabilità genitoriale» e restituirla invece alla madre, alla quale quella responsabilità era stata tolta nel 2016 dal Tribunale dei Minori di Ancona.


il padre G. D., 53 anni, originario di Matera e residente a Tortoreto: "Io un cattivo padre? In questi anni non ho fatto altro che tutelare i miei due figli (ha anche una ragazza di 16 anni) segnalando tutto ciò che non andava, tanto che la madre è stata condannata a 5 mesi e 10 giorni, confermati in appello, per abuso di mezzi di correzione".

Il papà ha visto andare via la figlia maggiore che oggi vive con la madre. «Con lei avevo un rapporto stupendo ed è cambiata dal giorno alla notte - dice - le davo delle regole, sul telefonino, su come comportarsi. Oggi la seguo sui social e segnalo ciò che non trovo consono alla sua età».

«abbiamo impugnato il decreto e ne chiediamo la sospensiva perché non ci sono motivi d'urgenza o maltrattamenti per un provvedimento del genere. Siamo in attesa di udienza – dice l'avvocato Romina Cristina D'Agostini - In passato il mio cliente ha denunciato il servizio sociale dopo aver riscontrato che gli incontri dei figli con la madre non erano protetti, i ragazzi non erano vigilati e tutelati».

«Hanno tentato di sottrarre il bambino al padre il 2 gennaio: un'assistente sociale, tre agenti di polizia municipale e i carabinieri, tutti in divisa, si sono presentati a casa ma non c'era un decreto scritto né depositato in cancelleria, ma solo con un appunto del giudice e hanno dovuto soprassedere. Poi sono tornati il 10 gennaio, sempre senza decreto, depositato solo il 13. Abbiamo impugnato anche la mancanza del decreto».

Un'altra triste storia di figli contesi, dove a farne le spese sono i minori coinvolti.

Non entro nel merito del caso perché non ho letto le carte, ma di sicuro se si è provveduto a non togliere il figlio a Laura Massaro, nonostante le relazioni chiare delle CTU che parlavano di alienazione genitoriale, non capisco perché a questo padre si debba allontanare un figlio senza accuse precise.

In Italia troppo spesso si usano due pesi e due misure, complice il poco chiaro diritto di famiglia nelle separazioni.

Attendiamo da tempo una legge che tuteli i figli da genitori manipolatori, che vedono i figli come oggetti e come merce di scambio.






Fonte: Mariangela Campus