Le chef-d'œuvre di Eyob Faniel, nuovo recordman italiano di mezza maratona

28-02-2021 21:11 -

Definir l’atletica leggera? Arduo. Definir le lunghe distanze? Sicuramente di più. Ma la magia sta proprio in questo, in ciò che spiegar non si può. Eyob Faniel (Fiamme Oro) è il nuovo primatista italiano di mezza maratona, grazie a un eccelso 1h00’07” siglato in questa domenica di fine inverno in occasione della prima Tuscany Camp Half Marathon, corsa sul lineare e veloce circuito nell’aeroporto di Siena Ampugnano. Terzo posto per il recordman nostrano di Maratona e da oggi anche della mezza distanza, alle spalle del vincitore keniano Felix Kipkoech, primo in 59’35”, e del connazionale Alex Kibet, che occupa il secondo gradino del podio con 1h00’07”, stesso tempo di Faniel. 1h00'07” che migliora di tredici secondi quel 1h00’20” di Rachid Berradi siglato all’inizio del millennio. 1h00'07” frutto di allenamenti quotidiani meticolosi e di un raduno in quel di Kapsabet in Kenia dalla durata di un mese.

Faniel, seguito dall’esperto Ruggero Pertile, non ha bisogno di pedanti presentazioni, i suoi tempi lo precedono e non vi è nulla di più importante per un atleta, specie per chi pratica il podismo: ha la falcata del fondista di razza, economica, per nulla dispendiosa, l’umiltà di chi sa il fatto suo e non necessita di pronunciarsi tramite parole non necessarie. Non teme il cronometro e tanto meno i chilometri ma anzi, quando costoro aumentano è lì che Faniel si esalta, traendo dalla vile fatica un vigore degno di un combattente.

Kipkoech e Kibet impongono un passo infernale nonostante lo scomodissimo vento contrario a far da accompagnatore: 2’48” a chilometro è il responso, non certo chiacchiere. Passo che paga il generoso Yeman Crippa, all’esordio sui 21,097 km, costretto al ritiro verso metà gara. Faniel non si scompone, è lucido e non c’è virtù più importante della lucidità quando si procede a certe velocità. Non demorde nell’istante in cui perde un rifornimento e nemmeno quando Kipkoech decide senza troppa premura di far di questa mezza maratona dal prestigioso parterre – in veste di pacemakers erano presenti anche i validissimi Ahmed El Mazoury e Iliass Aouani della Casone Noceto - un affaire privato. Continua la sua azione senza cedimenti, segue come un'ombra Kibet, intento a uscire vittorioso dalla sua singolar tenzone con il cronometro, acerrimo rivale del campione come del poco avvezzo alla pratica della corsa. E sarà proprio il cronometro a mostrarsi lusinghiero verso un sorridente Faniel, protagonista di una giornata provvida per i nostri colori, degna di essere celebrata e ricordata d’ora in avanti.




Fonte: Mattia Lasio