Questo anche perchè non tutti noi possiamo avvalerci di canali web come ad esempio Netflix ed altre reti pubbliche, come ad esempio Mediaset, hanno sospeso tutti i programmi di possibile concorrenza; uno per tutti " C'è posta per te " che non andrà in onda sabato proprio per il suddetto motivo.
Quindi, volenti o nolenti, chi per lavoro, chi giusto per poter dire la propria, gli ascolti del 71mo festival anche quest'anno battono i record di ascolti rispetto ad altri programmi in onda nella stessa fascia oraria.
Non si capisce poi, almeno a mio parere, quanta importanza si stia dando alla canzone vera e propria. Vero è che le scenografie e luci targate Rai son sempre state le migliori ma credo di poter affermare che quest'anno si dia più spazio al contorno come balletti, coriste con lunghe chiome legate l'una con l'altra ed esibizioni fondate più sull'ambiguità e piccole scene teatrali piuttosto che al buon vecchio ritornello che rimane in testa e ci si canticchia facendosi la doccia.
Ottimo spazio dato al sociale ma anche li, la formula proposta è eccessiva ed errata. Anziché attirare la sensibilità di noi spettatori, trattata in questo modo, porta il telespettatore a distrarsi o peggio, cambiare canale proprio nel momento in cui servirebbe una maggiore attenzione.
Gli imitatori poi non mancano: c'è chi pensa di poterci far rivivere David Bowie, chi cerca la falsa riga di voci come Consoli, Mika o Mengoni con scarsi risultati e chi invece riesce a cantare l'intero brano mezzo tono sopra nonostante l'autotune.
Troppi copioni studiati male e, dati i cachet dei conduttori ed i gobbi digitali, un pochino più di precisione e maggiore spontaneità non avrebbe guastato.
Vediamo come finirà questa partita¬-musical-festival di questo Sanremo. Ed anche stasera uno ad uno, palla al centro.
Angelia Ascatigno
