Giornata della Donna: 4 donne comuni ma speciali, raccontano la loro filosofia di vita.

11-03-2021 18:58 -

È stata una serata all’insegna del riconoscimento del ruolo della donna nella società odierna, quella che si è tenuta online la sera dell’8 marzo in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle donne. Organizzata dalla Chiesa di Scientology e dal Gruppo Interazione, lo scopo non era di commemorare né festeggiare ma dare spazio a filosofie di vita quotidiana di donne impegnate nel mondo sociale, religioso e lavorativo.


Gli interventi delle relatrici sono stati appassionati e tutti hanno trasmesso la passione e l’impegno profuso nelle attività quotidiane, impegno vissuto come una vera missione da portare avanti costantemente nella vita. Inutile dire che gli ospiti che hanno assistito sono rimasti entusiasti degli argomenti e del modo in cui le relatrici hanno descritto le loro convinzioni e del come l’essere donne le porti ad operare nella società e nelle relazioni umane.

Hanno partecipato l’On. Sara Canu, consigliera regionale; Elizabeth Rijo, fondatrice e presidente dell’Associazione Rosa Roja e responsabile del Coordinamento Sardo delle Diaspore; Suor Assunta Corona, Docente emerita di Storia della Chiesa presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose dei Cagliari; l’Avv. Cinzia Curreli del Foro di Nuoro. Ha coordinato la tavola rotonda Nicola Oi, presidente della Chiesa di Scientology della Sardegna.

L’ On Sara Canu Ha parlato del ruolo della donna in ambito politico dando uno spaccato del coinvolgimento della donna nelle legislature sia nazionali che regionali e sottolineando il fatto che la donna è ancora troppo poco presente.
Ha presentato l’argomento sotto un profilo statistico, mettendo in luce il fatto che le donne non hanno mai avuto ruoli di prim’ordine.
Ha voluto far emergere questo indicando quanto potrebbe essere migliore la politica se l’apporto delle donne fosse paritario rispetto a quello degli uomini, in quanto la donna è abituata ad occuparsi di molte più faccende nella quotidianità così come il fatto che queste sono prevalentemente legate alla gestione, in primo luogo della famiglia, per cui la donna potrebbe dare un maggior apporto con le sue qualità.

Elizabeth Rijo, socia fondatrice dell’Associazione La Rosa Roja è impegnata nella lotta ad ogni forma di povertà e pregiudizio per contribuire a migliorare il mondo. Elizabeth ha parlato della sua esperienza nel sociale affermando: “Ho fatto dell’aiuto al prossimo un motivo di vita. Come donna mi sento responsabile di fare azioni concrete per migliorare la società. Tutti viviamo nello stesso mondo, di conseguenza nell’aiutare gli altri a vivere meglio, sto aiutando me stessa”.
Elizabeth ha raccontato di essere impegnata per l’accoglienza degli immigrati, interessandosi sia di quanto potrebbe occorrergli nel momento in cui arrivano in Italia, sia occupandosi dei figli che nascono in Italia, italiani a tutti gli effetti, che “devono integrarsi nella società ma è necessario che non perdano i legami e la conoscenza delle loro origini”.
Nel suo intervento ha sottolineato come la donna spesso non occupi ruoli importanti, come per esempio nel campo della politica, perché non si unisce con altre donne e piuttosto che fare squadra dia spazio a inutili gelosie piuttosto che concentrarsi e fare sinergia nel dare il proprio supporto nella comunità. Elizabeth ha ringraziato la Chiesa di Scientology per l’opportunità che le è stata data, in questa come in altre occasioni, di poter divulgare il suo messaggio.
Suor Assunta Corona, ha fatto un discorso profondissimo riguardo la figura della donna. “La donna è punto nevralgico del cambiamento. È oggetto e soggetto del disegno di Dio del cambiamento di cui l’umanità aveva e ha ancora bisogno. Dio si è servito di una donna per portare avanti il suo progetto della salvezza. Il Cristianesimo è nato da una donna ma quasi subito la religione è diventata materia degli uomini rimanendone sottomessa ed estromessa.”

È fondamentale il ruolo della figura femminile nella religiosità - ha proseguito suor Assunta – in quanto la donna è la creatura al centro della relazione per via della sua capacità di verbalizzare le emozioni e i sentimenti, definendo la donna come “Dottore in materia di relazione e educatrice di relazione, a condizione che ne prenda consapevolezza”.
La donna deve prendere il suo spazio nel mondo e nella religiosità consapevole di quali siano i suoi valori e peculiarità ma “deve farlo come donna, non cambiando e diventando “uomo” o al servizio dell’uomo, o con un ruolo servile. Questa società ha bisogno della donna con tutte le sue capacità che la caratterizzano”.

L’avvocato Cinzia Curreli ha iniziato il suo intervento con un aneddoto accaduto nel suo lavoro e di come in quella occasione, l’essere donna l’abbia aiutata a risolvere felicemente un caso di richiesta di separazione tra due coniugi, senza neanche l’intervento del giudice.
Cinzia ha usato questo esempio per far comprendere quanto il fatto che fosse un avvocato donna, usando la corretta comunicazione, le abbia consentito di far sì che la sua cliente non si accendesse ulteriormente, ottenere le informazioni dal marito e, una volta saputa la verità, facendoli nuovamente comunicare l’uno con l’altra.

“L’uomo è fondamentalmente buono e quando si riesce a prendersi cura di lui e a portarlo a comprensione i problemi si risolvono. - Ha dichiarato Cinzia Curreli – Questo è il mio modus operandi nella vita come nella professione di avvocato. Devo dire che il fatto di essere donna mi aiuta nella mia professione, perché osservare le emozioni, la perseveranza e la capacità di comunicare dando affinità e comprendendo la realtà senza giudicare gli altri, è una caratteristica tipicamente femminile”.

Il dott. Doreid Mohamad , ha voluto precisare come secondo lui “il mondo senza la donna non ha nessun valore” e raccontando un aneddoto del Corano ha messo in risalto come anche nella cultura islamica il Profeta Maometto abbia dato un ruolo di primaria importanza alla donna mettendo il paradiso sotto i suoi piedi, perché “le donne danno vita e speranza alla vita stessa. È la donna che dà la vita”.

I lavori sono stati chiusi da un breve intervento da Nicola Oi, Presidente della Chiesa di Scientology, citando un breve passo dal libro “Scienza della Sopravvivenza” dove l’autore L. Ron Hubbard, fondatore della religione di Scientology, scrive: “Le arti e le abilità della donna, la creazione e l’ispirazione di cui è capace, e che qui e là, in posizioni isolate nella nostra cultura, riesce ancora ad esercitare malgrado la rovina e la decadenza che il mondo dell’uomo diffonde attorno a lei, devono essere fatte rivivere completamente. Queste arti, queste abilità, questa creazione e ispirazione costituiscono la sua bellezza, proprio come la donna è la bellezza dell’umanità.”


Angelia Ascatigno