Furto di rame nel Centro e Nord Italia: dieci arresti

11-11-2019 16:10 -

Dieci persone arrestate, questo è il bilancio di un'operazione che ha sgominato una banda specializzata in furto e ricettazione di rame.

"Questa operazione dimostra che esiste una filiera redditizia nel commercio illecito del rame. I ladri rubano anche cavi telefonici, di rete ferroviaria e perfino tombini".
Cosí il comandante provinciale dei carabinieri Francesco Rizzo, ha commentato il risultato degli inquirenti che hanno posto fine alle attività criminali della banda rubava il rame dagli impianti fotovoltaici del Centro e Nord Italia.

I reati contestati, sono associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione, riciclaggio e furto in concorso.
Quindici gli episodi accertati, verificatisi ad Airasca, Savigliano e Cherasco (Cn), Narni e Otricoli (Tr), con i militari che hanno ricostruito il modus operandi del gruppo: a compiere materialmente i furti erano i rom del campo nomadi di via Germagnano a Torino, che poi vendevano il metallo, a 2-3 euro al chilo, al proprietario di una ditta di Piscina, nel Pinerolese.
Con la complicità di alcuni dipendenti, il rame veniva ripulito e rivenduto alle fonderie (al doppio del prezzo).

Quindi, una volta trasformato in lingotti, il rame viaggiava all'interno di container diretti nei paesi asiatici, dove il metallo è utilizzato nella componentistica elettronica.

In particolare, l'oro rosso arrivava a Piscina alle sei del mattino, con il proprietario che disattivava l'allarme e apriva i cancelli della ditta ai rom, che entravano e scaricavano il materiale.

Un giro d'affari da 500 mila euro, con 44 mila metri quadrati di rame rubato dal 2017 ad oggi.

I carabinieri hanno sequestrato la ditta di Piscina e i beni riconducibili al proprietario fra cui due auto.

L'arresto è scattato anche per tre titolari di altrettante aziende, che collaboravano per riciclare il rame rubato.


Fonte: Redazione Cagliari Live