Il Comune di Cagliari istituisce il registro della bigenitorialità. Di cosa si tratta?

13-02-2020 14:41 -

Il consiglio comunale di Cagliari ha votato a favore dell'istituzione del registro comunale della bigenitorialità su proposta della consigliera di Fdi Stefania Loi.

Cosa è il registro e a cosa serve?

È uno strumento utile a garantire le comunicazioni dei figli minori ad entrambi i genitori separati.

Per la precisione al genitore non collocatario.

Infatti nonostante l'affido condiviso il minore ha la residenza presso solo uno dei genitori e li riceve tutte le comunicazioni.

Spessissimo anche con l'affido condiviso la conflittualità tra ex prende il sopravvento e capita che il genitore collocatario non informi l'altro genitore o lo informi in ritardo.

Stessa cosa accade per le comunicazioni anagrafiche, scolastiche e sanitarie.

Il registro serve come mezzo equidistante dai genitori a garantire una comunicazione ufficiale ad entrambi.

Garantisce il diritto soggettivo del minore di vedere egualmente coinvolti i genitori, sia in pendenza di giudizio di separazione o divorzio, che successivamente alla conclusione dello stesso, nelle decisioni relative alla sua salute, educazione ed istruzione.


Il diritto del minore a mantenere un rapporto continuo ed equilibrato con entrambi i genitori è disciplinato dall'art. 337/ter del Codice civile, inserito dal D.lgs. 28 dicembre 2014, n°154e prevede che il minore mantenga rapporti equilibrati ed armoniosi anche con gli ascendenti ed i parenti di entrambi i genitori.


Quali sono le informazioni anagrafiche, sanitarie e scolastiche che il genitore non collocatario otterrebbe?

•Anagrafiche: eventuale cambio di residenza del genitore ove il minore è collocato;
•Sanitarie: pediatra, vaccinazioni;
•Scolastiche: pagelle ed andamento scolastico;



Anche solo uno dei genitori, potrà iscrivere il proprio figlio anche se l'altro coniuge vive in una casa diversa; le comunicazioni che riguardano il bambino quindi dovranno fare riferimento a due indirizzi invece di uno solamente, ferme restando la residenza che rimarrà univoca.



Fonte: Mariangela Campus