Sostegni? Urge tornare a lavorare per ridare dignità alle persone!

06-05-2021 14:35 -

Sostegni, redditto di cittadinanza ed altri provvedimenti come Cig o Naspi. Tutti utili, ma certamente non risolutivi. Stiamo parlando infatti di misure, che in alcuni casi, rappresentano senza dubbio un beneficio, ma che a volte divengono solo una morfina prima della morte certa. Per uscire da questa situazione gravissima, non solo a livello sanitario, ma soprattutto occupazionale, serve una svolta. Non quella a parole, che quotidianamente promette o sbandiera il politico di turno, ma un vero e proprio piano per il lavoro. Tornare a mettere in moto il lavoro, è l'unico sostegno credibile, in grado di far ripartire un paese. Il lavoro, oltre a produrre, fornire un reddito a chi lavora ed a produrre benessere per la popolazione, è in grado di donare dignità all'essere umano. Questa, da oltre un anno, è stata tolta, derubata a milioni di persone. Una sconfitta di tutti, di un intero sistema-Italia, che ha messo in evidenza una fragilità eccessiva. Per mettere in piedi un piano per il lavoro serio, e sfruttare al meglio i fondi provenienti dal Recovery Found, serve eliminare tutta quella serie di "regole anti-lavoratore", che mettono con le spalle al muro una categoria a dispetto di un altra. Vanno eliminate le restrizioni, consentendo a chiunque di partire sullo stesso piano dell'altro, in base ai titoli ed alle capacità dimostrate nella propria carriera lavorativa. Vanno altresì , favoriti gli imprenditori che assumono, una volta per tutte ed in maniera seria ed efficace! Ma come? Si devono eliminare i fardelli del costo del lavoro, con tagli netti alle tasse che pagano regolarmente i lavoratori, ed eliminarle per coloro che verranno assunti, in maniera tale che chi assume possa farlo senza mettersi il cappio al collo. Non esistono altre vie sostenibili, o idee fantascientifiche. E' tutto più semplice di ciò che si possa pensare. Non serve studiare formule algebriche o altro. E' necessario ripartire da poche misure, ma che siano decise, senza troppi fronzoli, e che favoriscano chi assume e chi lavora. Solo in questo modo sarà possibile far ripartire il paese. Si rinasce dal lavoro. Il post Covid-19, sarà, con un parallelismo che potrebbe calzare perfettamente, un post dopo-guerra, dove è fondamentale essere molto concreti, mettendo da parte chiacchiere ed ipotesi che non servono a nessuno. Se vogliamo onorare l'articolo 1 che apre la nostra Costituzione, non abbiamo altra scelta; tradirlo ancora sarebbe un errore imperdonabile per tutti!

Fonte: marco tavolacci