Nuovo decreto: carta canta tra dubbi e contraddizioni

27-03-2020 10:04 -

Con il nuovo decreto, emesso il 26 03 2020, gli unici esercizi rimasti aperti son markets, tabaccai e farmacie.

Bene, quindi la maggior parte delle industrie rimangono ferme. Bene nuovamente.

Tutti gli operai a casa per maggiore sicurezza, rimangono operative solo le attività producenti materiale plastico ad uso alimentare ( sennò come ci imballerebbero gli alimenti ?)

Quindi, teoricamente, ci verrà garantito di poterci curare, il cibo, il tabacco e tutto il nècessarie a riguardo.

Piccola dimenticanza a mio parere: la carta.

Avendo infatti fermato l'industria cartiera e in alcuni supermercati, (vedi foto),son stati blindati gli articoli di cartoleria.

Come faremo non solo a far fare i compiti ai nostri figli o far giocare e disegnare i più piccini dato l'obbligo di permanenza presso il proprio domicilio, ma anche a continuare a stampare le autocertificazioni dato che ci vengono cambiate più o meno ogni quattro giorni rendendo non validi i precedenti?

Quindi, ammesso e non concesso che tutti noi si possegga una stampante e di non aver terminato inchiostri e toners, senza risme di carta o fogli di quaderno, non ci rimarrà che lo stampare le nuove autocertificazioni sul retro di quelle vecchie, esattamente come i vecchi long playing; lato A e lato B.

I più fortunati e tecnologici possono è vero ordinare il materiale da internet dato che il servizio di poste e corrieri è garantito.

Peccato che per ritirare un pacco ci si debba recare alla posta per la maggior parte delle volte e che senza autocertificazione non si possa uscir di casa ed inoltre, tra le caselle barrabili della suddetta, non ci sia la voce " posta".

Potendolo fare, verrebbe davvero di mandare una bella letterina al Peppino Nazionale.

Ah no, pardon, ci vorrebbe sempre la CARTA...



Fonte: Angelia Ascatigno