Riaffiora a Cagliari un RIFUGIO di GUERRA.
20-09-2021 10:07 - Area metropolitana
Accade in via Bottego, dove nel corso di lavori di ristrutturazione di un complesso edilizio sotto la collina di Bonaria, emerge una importante pagina storica sconosciuta ai più.
“Il tunnel venne realizzato poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale e si addentra sotto la coltre di roccia calcarea che ospita la Basilica di Bonaria” racconta Marcello Polastri, studioso che ha esplorato questo luogo identitario, e pubblicato sul tema interessante dei rifugi sotterranei, diversi libri.
“Il tunnel venne realizzato poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale e si addentra sotto la coltre di roccia calcarea che ospita la Basilica di Bonaria” racconta Marcello Polastri, studioso che ha esplorato questo luogo identitario, e pubblicato sul tema interessante dei rifugi sotterranei, diversi libri.
“In questo caso, il sotterraneo venne scavato per volere di chi cercò e per fortuna trovò scampo durante i temutissimi bombardamenti aerei”.
Al suo interno oggetti, e passaggi laterali murati che, secondo una leggenda, condurrebbero fin sotto le segrete del primitivo impianto del Castello di Bonaria.
“Usato a lungo come deposito di masserizie, dimenticato perché celato a lungo dietro ad una fitta siepe, il rifugio ha rivisto la luce in questi giorni, grazie ai lavori per la ristrutturazione di una grande e bella Villa” sostengono gli speleologi di Sardegna Sotterranea.
Per Marcello Polastri “si tratta del rifugio degli abitanti di via Bottego e viale Bonaria, da valorizzare, perché una pagina di storia da studiare nelle scuole. Basti anche pensare che due coniugi magnanimi, gentilissimi, mettevano a disposizione di tutti - prosegue Polastri - e si racconta che nel lontano 1943 la zona venne colpita dalle bombe, ed una di esse arrivò fin davanti all'ingresso del sotterraneo.
Al suo interno oggetti, e passaggi laterali murati che, secondo una leggenda, condurrebbero fin sotto le segrete del primitivo impianto del Castello di Bonaria.
“Usato a lungo come deposito di masserizie, dimenticato perché celato a lungo dietro ad una fitta siepe, il rifugio ha rivisto la luce in questi giorni, grazie ai lavori per la ristrutturazione di una grande e bella Villa” sostengono gli speleologi di Sardegna Sotterranea.
Per Marcello Polastri “si tratta del rifugio degli abitanti di via Bottego e viale Bonaria, da valorizzare, perché una pagina di storia da studiare nelle scuole. Basti anche pensare che due coniugi magnanimi, gentilissimi, mettevano a disposizione di tutti - prosegue Polastri - e si racconta che nel lontano 1943 la zona venne colpita dalle bombe, ed una di esse arrivò fin davanti all'ingresso del sotterraneo.
Fu per l’Intercessione della Madonna di Bonaria che rimase inesplosa in quel punto esatto?”.
Redazione Cagliari Live Magazine