Riordino comparto ippico, Commissione conclude esame emendamenti

La Commissione ha ascoltato le valutazioni del direttore generale di Agris Raffaele Cherchi. Sulla situazione del personale di guardiania, Cherchi ha illustrato la situazione dei tre siti esprimendo un giudizio positivo sulla proposta emendativa che è stata approvata dalla Commissione. L’emendamento estende la clausola sociale al personale occupato, con l’obbligo per l’impresa che subentrerà nel servizio di assicurare gli attuali livelli occupazionali.

Sulla proposta di trasferire il maneggio coperto di Foresta Burgos in capo ad Agris (e il contestuale impegno finanziario di due milioni di euro per ristrutturarlo), il direttore dell’Agris ha sottolineato l’esigenza di pensare a un progetto complessivo per rendere funzionale la struttura. «Avere in consegna il maneggio senza risorse finanziarie non avrebbe senso – ha detto Cherchi – la struttura quando è nata era inserita in un progetto di valorizzazione ambientale e sviluppo del turismo equestre. In realtà non ha mai funzionato perché è rivolta a discipline specifiche come il salto ad ostacoli che hanno bisogno di un complesso di strutture funzionali per permettere, per esempio, lo svolgimento di concorsi ippici (scuderie, paddock etc). Per renderla funzionale serve un investimento importante». Per Cherchi il compendio di Foresta Burgos rappresenta un patrimonio importante per il rilancio del settore ippico: «Stiamo cercando di invertire la rotta per riportare l’allevamento sperimentale del cavallo proprio in quel territorio – ha aggiunto Cherchi – questo si può fare in un’ottica di redistribuzione dei beni di Agris nell’intero territorio».

Sull’emendamento la Commissione ha espresso parere negativo per mancanza di copertura finanziaria. Decisione contestata dal firmatario dell’emendamento: «C’è un impegno formale dell’assessore al Bilancio Fasolino per il reperimento delle risorse – ha detto Cocco – se il maneggio non passa ad Agris non ci sono possibilità di sviluppo del comparto in quel territorio. La legge così è monca e rischia di essere bocciata dall’Aula».

«Non siamo contrari – ha precisato il presidente della Commissione Piero Maieli – il problema è che non possiamo far passare emendamenti senza copertura finanziaria. Vedremo in Aula quale sarà la risposta della Giunta».

Parere negativo, infine, sull’emendamento n.18, anche questo proposto dall’on.Cocco che prevede lo stralcio dall’art 5 quinquies della parte che attribuisce ad Agris anche la gestione dei terreni pascolativi (circa 120 ettari) originariamente gestiti dall’Istituto di incremento ippico. «Anche questa partita – ha detto Cherchi – va affrontata nell’ottica di un riequilibrio territoriale mettendo dentro anche i 1100 ettari in capo ad Agris situati nel territorio di Illorai».