Roma-Cagliari, le parole del mister Di Francesco alla vigilia della gara

Ritorno a Roma da avversario: “È la prima volta che torno a Roma da avversario dopo averla allenata. Ci arrivo tranquillamente e pensando al Cagliari. Ho sentito loro, ho sentito Fonseca che vuole riprendersi dopo la sconfitta. Noi vogliamo riprendere i punti lasciati per strada e dovremmo farlo con una grande prestazione, al di là degli uomini che scenderanno in campo. Sarà fondamentale fare la scelta degli uomini giusti con la giusta personalità, la giusta forza per affrontare una gara delicata come quella di Roma, che potenzialmente e qualitativamente sulla carta ci è superiore.”

Su Godin e Walukiewicz: “Per quanto riguarda Godin e le due partite ravvicinate sono possibili. Oggi chiederò ultimo sforzo ai giocatori, poi avranno una sosta di quattro giorni. Cercherò di mettere in campo la squadra che riterrò più opportuna al di là delle partite che ci sono state precedentemente. Walukievicz ieri si è allenato a parte, oggi farà la rifinitura con la squadra, ma dovrebbe essere tra i convocati.

Pavoletti o Simeone: “Io sono contento di avere due attaccanti con diverse caratteristiche. Pavoletti viene sempre da grossi dubbi sulla sua condizione, ha ritrovato sicurezza e forza e ha fatto buone gare e altre in cui ha fatto un po’ meno bene, ma è la normalità. La stessa cosa vale per Giovanni che ha avuto il covid e si sta riprendendo. A me la scelta, ma possono giocare entrambi e sono contento di averli.

Quanto è mancato Ounas: “Mi è mancato proprio per le caratteristiche del giocatore, perché è bravo nell’1vs1 e crea superiorità numerica come Sottil. Quando devi affrontare certe squadre e vuoi rompere gli equilibri di quelle gare, devi trovare quel giocatore che trova la giocata vincente. È un giocatore di qualità, che però oggi ha fatto mezzo allenamento con noi. Farlo partire dall’inizio in una partita delicata come quella di domani è impossibile, ma a gara in corso ci potrebbe servire.”

Su Joao Pedro: “Joao ha avuto un calo di rendimento nella lucidità, ma non solo lui. Joao è un giocatore che da un momento all’altro può decidere la gara. È cresciuto tantissimo e ora fa anche il centrocampista. Se devi correre di più un po’ di lucidità si può perdere.”