Torino. 91enne armato di forbici aggredisce 3 donne ed un'infermiera in ospedale.
25-11-2021 18:37 - ITALIA
Accade all' Ospedale San Luigi di Orbassano di Torino. Un paziente di 91 anni, intorno alle 6.00 di questa mattina, dopo essere uscito dalla sua stanza ha iniziato a girovagare silenziosamente per tutti i reparti riuscendo ad impossessarsi di un paio di forbici appuntite prelevate da un carrello di corsia.
E' rimasta ferita anche l'infermiera che, nel tentativo di bloccare l’uomo, è caduta rovinosamente a terra causandosi alcune ecchimosi e tagli. Dopo l'intervento degli gli addetti alla vigilanza e dei carabinieri il 91enne è stato posto in stato di fermo. Forbici e forchetta sono state sequestrate.
Munito di forbice ed anche di una forchetta in plastica che aveva evidentemente nascosto tra le lenzuola la sera prima, si suppone in un momentaneo stato confusionale, l'uomo è entrato nelle stanze ospedaliere antistanti, quindi nella corsia geriatrica ove era ricoverato colpendo ripetutamente tre pazienti ultraottantenni ed una infermiera che, accortasi delle urla delle donne, era accorsa nelle camere.
Due pazienti sono state ferite non in modo grave, ma la terza è stata trasferita immediatamente in pronto soccorso ed operata perchè il colpo di forbice inferto dall'uomo le ha trapassato l'intestino: la paziente è in prognosi riservata.
E' rimasta ferita anche l'infermiera che, nel tentativo di bloccare l’uomo, è caduta rovinosamente a terra causandosi alcune ecchimosi e tagli. Dopo l'intervento degli gli addetti alla vigilanza e dei carabinieri il 91enne è stato posto in stato di fermo. Forbici e forchetta sono state sequestrate.
Dalle ricostruzioni, sembra che l'anziano non ricordasse nulla del suo gesto, una volta sentito dai militari. L'ipotesi è che sia stato colto da un raptus.
L’anziano, in accordo con l’autorità giudiziaria, è stato destinato alla detenzione domiciliare nello stesso ospedale dove era ricoverato in attesa dell’udienza di convalida.
L’anziano, in accordo con l’autorità giudiziaria, è stato destinato alla detenzione domiciliare nello stesso ospedale dove era ricoverato in attesa dell’udienza di convalida.
Angelia Ascatigno
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