Energia, Becchetti: “Urge scelta di campo per una nuova economia che rimetta l’uomo al centro”

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(Adnkronos) – “Oggi è fondamentale fare una scelta di campo e stare dalla parte giusta, quella dell’economia cooperativa che si contrappone alla logica hobbesiana dell’economia a somma zero”. È il messaggio lanciato da Leonardo Becchetti, direttore del Festival Nazionale dell’Economia Civile che ha organizzato a Firenze, ieri e oggi, la seconda edizione della Conferenza internazionale “Renaissance in Economics” che si è conclusa con la riunione dell’Assemblea del Manifesto per la nuova economia. 

“Noi puntiamo molto sulla ricchezza del senso di vita che è un tema che dovrebbe interpellare tutti – ha detto Becchetti durante l’assemblea – La ricerca della felicità è la cosa più importante, mentre oggi c’è una grande contesa tra chi capisce la logica della cooperazione e dell’intelligenza relazionale e chi, invece, vive in mondo alla Hobbes dove domina la logica dell’homo homini lupus. In questa logica si lotta per una torta fissa che rappresenta l’economia a somma zero: così viviamo un mondo in cui si lotta per le materie prime, dove si assiste al cosiddetto risiko per accaparrarsi territori. Ma il mondo ha un’altra logica, il mondo ha sempre progredito grazie all’innovazione e la vera innovazione è nel riconoscere che uno sommato uno fa più di due: è la logica dell’economia cooperativa, quella che veramente crea valore nel mondo. Una logica è giusta, l’altra logica è sbagliata: oggi è fondamentale fare una scelta di campo”. 

Nel corso del dibattito sul Manifesto, la direttrice esecutiva di Confcooperative, Fabiola Di Loreto, ha dichiarato: “L’Europa fa giustamente rientrare nell’ambito dell’economia sociale la cooperazione che cerca da sempre di creare sviluppo perché non pensa solo al profitto ma mette al centro le persone. Rispetto al rapporto tra mondo accademico ed economia molto si può fare e anche in Italia qualcosa sta accadendo, sta crescendo attenzione al modello di impresa cooperativo, più democratico e partecipato.” 

“Emerge la necessità di recuperare e attualizzare una stagione “rinascimentale” delle scienze economiche affinché si rimettano al servizio della felicità. Cominciando dalla felicità pubblica, come le definiva il primo titolare di una cattedra di economia al mondo, Antonio Genovesi. Condizione indispensabile della felicità individuale. Partendo dal lavoro: la sua finalità, il suo senso, la sua organizzazione non possono essere relegati a fattori marginali se vogliamo impostare una società ed un’economia che abbia come finalità non l’accumulo di beni, ma di relazioni e il superamento delle disuguaglianze per una prosperità condivisa. Una parte così importante della propria vita e del proprio contributo alla società deve essere un fattore che contribuisce positivamente al benessere individuale e collettivo. Partendo dal coinvolgere i giovani.” 

Il comitato organizzatore della Conferenza ha inoltre premiato con 1.500 euro la giovane ricercatrice Alessandra Moresi per il suo lavoro intitolato “L’impatto della marcia delle donne del 2017 sulla rappresentanza politica femminile” che studia il rapporto tra movimenti di piazza, partecipazione femminile e esiti delle elezioni politiche. Un investimento concreto nel lavoro dei giovani ricercatori che lavorano sui temi sempre più attuali e rilevanti dell’economia civile. 

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