CAGLIARI – Scoppia la polemica sul bando di gara per l’organizzazione dei concerti del Capodanno di Cagliari.
La denuncia è stata sollevata da Graziella Marchi, direttrice del giornale online Noi Italia, che ha pubblicato un articolo mettendo in evidenza numerose presunte irregolarità nella gestione del processo, soprattutto per quanto riguarda il portale SardegnaCat, utilizzato per la gara. ( Clicca qui per leggere l’articolo di Noi Italia )
Tra le criticità segnalate nell’articolo, emerge che il portale SardegnaCat, di proprietà della Regione Sardegna, sarebbe stato in manutenzione per 5 ore, dalle 18:00 alle 23:00 del 14 novembre, impedendo così a molti organizzatori di inviare le proprie proposte entro il termine previsto per la chiusura del bando, inizialmente fissato per il 7 novembre e poi posticipato al 14.
Inoltre, il portale riportava come orario di chiusura le 22:00, un’informazione diversa da quella comunicata ufficialmente dal Comune di Cagliari, che fissava il termine alle 23:00.
Graziella Marchi ha evidenziato altre anomalie: il documento DGUE, fondamentale per partecipare alla gara, non sarebbe stato incluso nei documenti ufficiali forniti dal Comune, ma presente solo su SardegnaCat in una versione non apribile e quindi non compilabile.
“Si voleva agevolare qualcuno rispetto ad altri? Così è agevole pensarlo”, scrive la giornalista.
Budget e requisiti giudicati insostenibili
Un altro punto critico segnalato da Graziella Marchi riguarda il budget a disposizione: 303.000 euro più IVA per l’organizzazione di quattro concerti con artisti di fama nazionale in quattro piazze diverse di Cagliari – Largo Carlo Felice, Piazza Garibaldi, Piazza San Cosimo e Bastione di Santa Croce.
Un importo che, secondo la denuncia, sarebbe insufficiente a coprire i costi, considerando anche le spese aggiuntive richieste: allestimento di quattro palchi, bagni igienici, transenne, sicurezza privata, gestione sanitaria e una polizza assicurativa del valore di un milione di euro a favore del Comune.
Mancanza di trasparenza
La giornalista ha inoltre sottolineato la mancanza di chiarezza sull’apertura delle buste contenenti le offerte. La procedura, prevista per oggi alle 9:00, non riportava indicazioni precise sul luogo in cui si sarebbe svolta: Municipio, Assessorato allo Spettacolo o Assessorato al Turismo.
Richiesta di annullamento del bando
Alla luce di queste criticità, Graziella Marchi ha chiesto l’annullamento del bando e la riapertura della gara, garantendo una maggiore trasparenza e l’effettiva partecipazione di tutti gli interessati.
La gestione del portale SardegnaCat, assimilabile al MEPA a livello regionale, è stata messa sotto accusa per la mancata supervisione e il funzionamento irregolare durante le ore cruciali della gara.
La giornalista nonchè Direttore di Noi Italia solleva forti interrogativi sulla gestione delle procedure di gara e sull’accessibilità degli strumenti digitali utilizzati per garantire trasparenza e pari opportunità.
Il Comune di Cagliari e la Regione Sardegna non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito.
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