(Adnkronos) – Sul caso del programma condotto da Amadeus sul Nove, “Chissà chi c’è”, il Codacons, che era già intervenuto sulla vicenda, “sollecita la Corte dei Conti ad aprire una indagine per possibili danni erariali”. Dopo il video di Amadeus – che ha annunciato il debutto sull’emittente edita da Warner Bros. Discovery Italia confermando in un video anche la presenza de ‘Il Parente Misterioso’ nel format ‘Chissà chi c’è’, che in Rai si chiamava ‘I Soliti Ignoti’ – il presidente dell’Associazione Carlo Rienzi scrive all’Adnkronos. “Vogliamo capire se sia legittimo che un conduttore, in questo caso Amadeus, porti con se su un’altra rete televisiva un format di cui la Rai sembrerebbe detenere la proprietà già dal 1991, quando il quiz tv fu ideato e presentato alla rete da Gianni Ippoliti, come riportato da diversi articoli di stampa dell’epoca”, afferma il presidente del Codacons. “Il passaggio di un format che caratterizzava da anni il palinsesto Rai in favore di una rete privata danneggia sia i cittadini, privandoli come telespettatori Rai di una trasmissione molto seguita, sia la rete di Stato -prosegue Rienzi- che non potrà contare sugli introiti pubblicitari garantiti dal programma. Una vicenda francamente incomprensibile, e per la quale chiediamo l’intervento della Corte dei Conti affinché verifichi eventuali danni erariali, considerato che la rete è finanziata da cittadini attraverso il canone”. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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