Olbia pedala verso il futuro: presentati i dati Arpas su inquinamento e mobilità

Dalla manifestazione “Bellezza in bicicletta” alle nuove piste ciclopedonali: la città si conferma un laboratorio di sostenibilità. Inclusione al centro, con soluzioni anche per la mobilità dei disabili.

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Legambiente a Olbia
Legambiente a Olbia - foto di Giovanna Tamponi

Olbia si conferma un esempio virtuoso nella transizione verso una mobilità sostenibile, grazie all’adozione del modello Città30, che ha ridotto la velocità a 30 km/h in molte aree urbane. Questa scelta coraggiosa ha portato benefici tangibili: secondo i dati forniti da Arpas, i livelli di biossido di azoto sono diminuiti del 30%, mentre l’inquinamento acustico ha registrato una riduzione di circa 3 decibel. Questi risultati dimostrano come l’introduzione della Città30 abbia avuto un impatto positivo sulla qualità dell’aria e sulla salute pubblica, rendendo Olbia un caso di successo nazionale.

La città gallurese è stata la prima in Italia a implementare la Città30 su tutto il territorio comunale, diventando un punto di riferimento per altre realtà urbane. Durante la campagna itinerante di Legambiente “Città 2030 – Come cambia la mobilità”, tenutasi lo scorso 8 marzo, Olbia è stata celebrata come un laboratorio di sostenibilità. “Le città sono responsabili del 70% delle emissioni di CO2”, ha spiegato Cinzia Sposito, presidente del circolo gallurese di Legambiente. “È fondamentale cambiare la mentalità e combattere la pigrizia. A Olbia c’è un’altissima percentuale di auto private, una delle più alte d’Italia”.

L’assessora all’Ambiente Antonella Sciola ha ribadito l’importanza di abbandonare le vecchie abitudini legate all’uso indiscriminato dell’auto privata, promuovendo invece mezzi come biciclette classiche, e-bike o semplici passeggiate. “Oggi abbiamo gli strumenti, i numeri e i dati per comprendere l’importanza della mobilità sostenibile. Ora è il momento di passare all’azione”, ha dichiarato.

Legambiente a Olbia
Legambiente a Olbia – foto di Giovanna Tamponi

Nonostante i progressi, Olbia deve affrontare sfide significative per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità fissati per il 2030. La città registra un tasso di motorizzazione elevatissimo, con 78 auto ogni 100 abitanti, ben al di sopra dell’obiettivo di 35 auto ogni 100 abitanti previsto per il prossimo decennio. Inoltre, il trasporto pubblico rimane poco utilizzato, con soli 28 viaggi per abitante all’anno, lontano dall’obiettivo di 150 viaggi annui fissato per il 2030.

Un altro aspetto critico riguarda la rete ciclabile, attualmente limitata a soli 10 km. Una cifra insufficiente per una città che, grazie alla sua conformazione climatica e orografica, sarebbe perfetta per la mobilità ciclabile. “Dobbiamo cambiare il paradigma mentale”, ha sottolineato Cinzia Sposito. “Prendere la macchina per uscire è un gesto di pigrizia che dobbiamo superare”.

Per rispondere a queste sfide, Olbia sta lavorando a diversi progetti infrastrutturali e strategici. Entro la fine del 2025, la fascia costiera sarà quasi interamente percorribile in bici e a piedi, da Sa Testa fino all’aeroporto. Tra gli interventi più significativi figura il progetto ITI, finanziato con fondi europei, che prevede la realizzazione di una pista ciclopedonale lunga 2,8 km, dal ponte di ferro all’aeroporto. I lavori procedono spediti, con la maggior parte dei lotti già completati, ad eccezione di alcune aree critiche come Mogadiscio, dove è necessaria un’attenzione particolare per preservare l’ecosistema locale.

Un altro intervento degno di nota è la pista ciclabile realizzata dal Cipnes nella zona industriale. Lunga 3600 metri, questa infrastruttura innovativa è dotata di pannelli fotovoltaici che producono energia rinnovabile, contribuendo a ridurre i costi energetici. “Non è solo una pista ciclabile, ma un sistema integrato che guarda alla sostenibilità ambientale,” ha spiegato Livio Fideli, presidente del Cipnes.

Inclusione e Innovazione: il Progetto MEZZO
Durante l’evento è stato presentato da Jessica Atzori anche il progetto MEZZO (1/2), nato da un bando vinto dalla Fondazione per il Sud. L’iniziativa mette a disposizione biciclette inclusive, accessibili a tutti, presso la ciclofficina Margherita Hack. In futuro, queste saranno trasferite nella nuova stazione dei treni, offrendo un servizio gratuito e sostenibile per la comunità.

Olbia è pronta a diventare una città completamente ciclabile, grazie alle sue caratteristiche climatologiche e orografiche ideali. Tuttavia, come sottolineato dagli esperti, è necessario un cambio di paradigma mentale. “Prendere la macchina per uscire è un gesto di pigrizia che dobbiamo superare” ha concluso Cinzia Sposito.

Con infrastrutture innovative, progetti ambiziosi e una crescente consapevolezza ambientale, Olbia si conferma un laboratorio di sostenibilità. Ma per raggiungere una vera rivoluzione culturale, serve l’impegno di tutti: cittadini, amministratori e associazioni. Il messaggio è chiaro: pedalare non è solo un modo per muoversi, ma un passo verso un futuro migliore.

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Informazioni su Giovanna Tamponi 110 Articoli
Storyteller per vocazione, cerco ovunque di trovare storie da raccontare. Amo la Sardegna nei suoi contrasti e da qui traggo ispirazione per trasformare emozioni in parole e immagini. Scrivere è il mio ossigeno, e quando non scrivo, cerco la verità attraverso l’obiettivo. Il giornalismo, per me, è restituire voci, luci e ombre: ogni articolo, come ogni scatto, deve emozionare oltre che informare.

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